Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Stronger – Kanye West”
Continua ad avere sempre più ragione di esistere il cliché che vedrebbe il nostro organismo come la macchina perfetta per antonomasia, dato che ancora una volta quella che si preannuncia essere una rivoluzione dei materiali deve tutta la sua genialità all’imitazione di una delle incredibili caratteristiche del corpo umano: prendendo spunto dalla resistenza e compattezza del sistema scheletrico, al contempo dotato di un’incredibile leggerezza, alcuni scienziati della Cornell University hanno appena ideato un biomateriale che vada a ricreare tali proprietà.
Come illustrato sulla rivista scientifica Pnas, il team di esperti si è focalizzato sulla peculiare struttura in lamelle di cellule reticolate del tessuto osseo (le cosiddette trabecole), le quali hanno costituito il trampolino di lancio verso la progettazione e lo sviluppo di materiali destinati alla stampa 3D.
Sebbene sia ancora presto per fare previsioni, si ipotizza che un’innovazione così performante troverà ben presto applicazione in vari campi, da quello edile all’aerospaziale, migliorando le strutture di macchine ed edifici in contesti in cui la sicurezza è fondamentale.
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