Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Play hard – David Guetta ft. Ne-Yo, Akon”
Non si incomincia mai con sufficiente anticipo a pianificare il proprio futuro, una delle cui componenti fondamentali è quella sempre mutevole, capricciosa, instabile del lavoro: con una realtà produttiva e sociale che cambia a velocità sempre più vertiginose, è bene che ogni studente liceale o universitario sia informato su quali saranno le professioni lavorative maggiormente richieste del futuro, che da sole dovrebbero assorbire il 30% del fabbisogno occupazionale dei prossimi cinque anni. Come riportato dal Rapporto Excelsior di Unioncamere e Anpal, questo si tradurrà nella cifra vertiginosa dei 2,5-3,2 milioni di unità.
Partiamo da due parole chiave: ecosostenibilità e digital transformation. Con la prima si pone l’accento sul fatto che la realtà di oggi e di domani richiederà un numero sempre maggiore, stimato intorno ai 480-600mila lavoratori green, di individui qualificati per riconvertire gli attuali strumenti produttivi o gli stessi beni di consumo in un’ottica ambientalista, chimici del verde, esperti in marketing ambientale e persino in gestione dell’energia, perché ora più che mai è indispensabile agire concretamente e su vasta scala contro la crisi climatica del nostro tempo. Con la seconda, invece, si sottolinea quando i già preponderanti campi dell’Internet of Things, dei sistemi AI, del machine learning, della meccatronica ed elettronica, della sicurezza informatica e dei Big Data rivestiranno un ruolo ancora più importante nel futuro: si richiederà questo genere di competenze in almeno 210-449mila lavoratori.
Ora che sapete di cosa avrà bisogno il mondo negli anni a venire, ponderate con attenzione le vostre naturali inclinazioni, trovate il giusto equilibrio tra ciò che vi piace fare e ciò che sarebbe più utile faceste per la società e lanciatevi anima e corpo verso il vostro nuovo obiettivo!
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