Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano I Heard It Through The Grapevine – Marvin Gaye”
Il 26 Marzo Marvin Gaye raggiungeva la prima posizione della classifica inglese con il brano I Heard It Through The Grapevine. Vi rimase 3 settimane.
Scritto da Norman Whitfield e Barrett Strong nel 1966, è un brano portato al successo da Marvin Gaye nel 1968. La sua versione è ormai annoverato tra i grandi classici della musica soul ed è riconosciuto come uno dei maggiori successi del cantante.
Smokey Robinson e i the Miracles furono i primi a registrare la canzone nel 1966, ma la loro versione fu rilasciata qualche anno dopo solo nell’album Special Occasion. Anche gli Isley Brothers la registrarono, ma la loro versione non fu rilasciata. Ci provò Gaye nel 1967 invano. Alla fine furono i Gladys Knight and the Pips con la loro versione gospel rocker i primi a pubblicarla come singolo. Il brano divenne una hit entrando nella Top 40 nel novembre 1967 e raggiungendo la posizione numero 2 in America.
Anche Marvin Gay riuscì a pubblicarla nell’album In the Groove nel 1968 e, accorgendosi del successo del brano, il produttore Berry Gordy decise di pubblicarlo come singolo.
La versione di Marvin Gaye di I Heard It Through The Grapevine conta quattro milioni di copie vendute e non solo ha raggiunto il top della classifica inglese, ma anche di quella statunitense, dove è rimasta 7 settimane. Inoltre è stata inserita nel Grammy Hall of Fame per il suo valore storico, artistico e significativo. Attualmente si trova alla posizione numero 81 della classifica delle 500 canzoni migliori secondo Rolling Stones. Fu la prima canzone di Marvin Gaye a raggiungere la prima posizione e fu questo brano raggiunse il successo.
La canzone racconta i sentimenti del protagonista quando viene a scoprire attraverso dei pettegolezzi , cioè proprio “through the grapevine”, di essere stato tradito della fidanzata. Questo modo di dire è legato agli schiavi neri, che durante la guerra di secessione riuscivano a ricavare informazioni attraverso chiacchiere e voci indirette.
Barrett Strong racconta che ebbe l’idea della canzone mentre si trovava a Chicago. Qui molte persone usavano la frase che dà il titolo alla canzone. Così cominciò a scriverla e la portò a Whitfield, che lo aiutò ad ultimarla. Questa fu la prima di una serie di grandi collaborazioni tra i due che scrissero anche altri brani di grande successo quali Papa Was A Rollin’ Stone, Ain’t Too Proud To Beg, Just My Imagination, and Money (That’s What I Want).
Famosa la cover di 11 minuti dei Creedence Clearwater Revival inserita nell’album Cosmo’s Factory. Anche i Kaiser Chiefs nel 2005 ne registrarono una cover, inclusa nell’album benefico Help!: A Day in the Life.
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