Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Thunderstruck – ACDC”
I fulmini: potentissimi, scintillanti, misteriosi, terrificanti. Ciò che sin dall’alba dei tempi affascina l’umanità di queste violentissime scariche elettriche che dal cielo si abbattono su tutto quel che si frappone tra loro e il terreno è la loro incontrastabile imprevedibilità.
Ciononostante, il cambiamento è parte integrante della vita, e a questo nemmeno una simile forza della natura può sfuggire per sempre: grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori del Politecnico di Losanna, in Svizzera, sarà presto possibile prevedere con 30 minuti di anticipo il punto e il momento esatto in cui un fulmine colpirà la terra.
Stregoneria? Prodigio? No, Intelligenza Artificiale! Ad eseguire il compito sarà infatti un sofisticato algoritmo che riuscirà ad eseguire previsioni accurate fino all’80% sul luogo, circoscritto ad un raggio di 30 km, e sul tempo, che andrà dai 10 ai 30 minuti prima del manifestarsi del fenomeno.
Come viene spiegato sulla rivista Climate and Atmospheric Science, la particolarità di questo nuovo sistema AI rispetto a quelli già esistenti sta nel suo essere il primo ad utilizzare esclusivamente dati meteorologici e non satellitari, nello specifico parametri come umidità relativa, temperatura dell’aria, velocità del vento e pressione atmosferica: un notevole punto di forza, se si considera che questo aspetto consentirebbe l’applicazione dell’algoritmo in tutto il mondo. Altrettanto determinante, inoltre, la sovrapposizione di queste valutazioni alle mappe dei fulmini realizzate negli ultimi 12 anni nelle stazioni meteo svizzere.
Saranno forse i modelli predittivi i meteorologi del futuro?
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