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I francesi sono strani

today21 Gennaio 2023

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Amour plastique” – Videoclub

Okay, questo già lo sapevamo, basta pensare al fatto che una cosa come il bidet sia stato inventato in Francia, ma che, nella nazione, la sola idea non sia minimamente contemplata. Oggi, però, vi parlerò di alcune stranezze di cui ci si può accorgere solo visitando la Francia o, per essere più specifici, la sua capitale.

Petit

Bene, mettiamo che siete appena arrivati a Parigi: scendete dal taxi e vi ritrovate in una strada spaziosa, contornata da edifici altrettanto monumentali. Ecco, potete essere sicuri che si tratti esclusivamente di edifici pubblici come la borsa, un teatro, un museo, un grande magazzino… perché se si trattasse di negozi, ristoranti o anche solo appartamenti vi trovereste davanti a piccoli palazzi, stretti tra loro.

La monumentale Basilica del Sacro Cuore

Facciamo anche finta che siano le due di pomeriggio e che abbiate fame: entrate in un ristorante per il pranzo – o in una brasserie – e vi ritrovate, quasi sicuramente, in un’unica stanzetta, invasa da tavolini ammucchiati l’uno accanto all’altro. State cercando uno spazio per mangiare, ma c’è solo un tavolino da due e voi siete in quattro, che peccato. E, invece, non vi dovete preoccupare, perché il cameriere vi farà accomodare proprio lì, dato che quello è, in realtà, un posto per quattro persone.

Un “ampio” tavolo per quattro persone francesi
Un “ampio” tavolo per quattro persone

A questo punto, dopo esservi sistemati, riuscendo a incastrare giacche e borse nel poco spazio disponibile, vi affaccerete dalla vetrina del locale e sospirerete guardando la larga via principale.

Du fromage

Spazio a parte, bisogna focalizzarsi sul motivo per cui siete entrati: mangiare. Arrivano i menù e la vostra preoccupazione principale dev’essere quella di evitare tutto ciò che contiene la parola escargota meno che, per carità, non vi piacciano le lumache -. Subito dopo aver appurato questo, inizierete ad accorgervi della quantità di piatti che contengono formaggiopraticamente tutti -. Non che questo sia un difetto, ma a lungo andare rischia di venire un po’ a nausea.

Una galette molto formaggiosa e molto nello stile dei francesi
Una galette molto formaggiosa

La cosa che salta di più all’occhio, però, è la lista dei dessert e, in particolare, il primo piatto riportato: tagliere di formaggi. No, non si sono confusi con gli entrées, antipasti, e ve ne renderete conto quando ritroverete la stessa scritta in ogni ristorante. Perché? I francesi tendono ad abbinare i formaggi con la frutta – come con qualunque altra cosa – e, per questo, li considerano un piatto dolce. Bene, ora non vi resta che ordinare. Un avvertimento, però: non lasciatevi ingannare dalle porzioni, che sono petit, ma anche sostanziose.

L’eau

Adesso immaginiamo che, sazi e con l’odore di formaggio addosso, usciate dal ristorante e decidiate di farvi un giro nella zona di Montmartre. Bene, signori, state per scoprire l’ultima particolarità di Parigi – o, almeno, l’ultima di questo articolo -. Montmartre è un quartiere adorabilecome, del resto, un po’ tutta la città – che si sviluppa su una collina e che, proprio per questo, è in salita o in discesa, a seconda del punto di vista. È proprio questa sua caratteristica che rende possibile un metodo di pulizia decisamente particolare, ma altrettanto efficiente: dal bordo dei marciapiedi, in cima alle strade, escono dei rigagnoli d’acqua, che grazie alla pendenza scorrono lungo il bordo della via, portandosi via tutte le foglie e sporcizie varie che si accumulano alla fine, dove verranno raccolte. L’acqua, invece, viene  incanalata nei tombini.

Pulizia per le strade francesi
Pulizia per le strade di Montmartre

Quindi, se a un certo punto sentirete uno strano rumore e vedrete l’acqua uscire dai marciapiedi non preoccupatevi, non si sta allagando la città: si tratta dell’acqua della Senna, che verrà, poi, riutilizzata.

Stranezze a parte, Parigi è piena di vie adorabili, patisserie deliziose e monumenti e musei spettacolari. Si può fare un piccolo sacrificio e mangiare un po’ stretti, perché, per la capitale francese, ne vale assolutamente la pena

Scritto da: Margherita Manzi 

Written by: Aurora Vendittelli

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