fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young ASCOLTA LA DIRETTA

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

News

I dati inquietanti sui mutamenti climatici: perché studiare per un domani che rischia di non esserci?

today25 Gennaio 2019

Background
share close

“Le nuove generazioni non hanno più i valori di una volta” e “i giovani d’oggi passano tutta la loro vita davanti a quel dannato telefonino” sono solo due delle tante opinioni che accomunano i pensieri di moltissimi adulti. Forse, spesso è davvero così. Eppure, per fortuna, ci sono delle eccezioni: è questo il caso di Greta Thunberg, attivista svedese appena quindicenne. La ragazza è nota al mondo per le manifestazioni promosse sullo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico.

Chissà se tutti gli abitanti dei paesi scandinavi sono davvero come ce li immaginiamo noi europei occidentali: alti, con l’incarnato chiaro, i capelli biondissimi e gli occhi blu mare. A rispecchiare molte delle caratteristiche che si attribuiscono agli svedesi c’è sicuramente la piccola Greta. Piccola, sì, ma solo per età anagrafica, perché la determinazione e la nobiltà di sentimenti che albergano la sua mente e il suo cuore, hanno dimensioni enormi. Grandi a tal punto che di primo acchito, verrebbe da attribuirli a persone di ben altra età.

Greta nasce in Svezia il 3 gennaio 2003. Il 30 novembre 2018 si è piazzata davanti al Parlamento svedese con accanto a sé, ben visibile, un cartello con scritto “sciopero scolastico per il clima”. Proprio da questo suo gesto ha avuto inizio una protesta mondiale che coinvogle decine di migliaia di persone in tutto il globo.

Piu di diecimila ragazzi in Belgio, 22 mila in tutto il territorio elvetico, 30 mila in Germania e mille a Melbourne, Australia: sono questi i numeri dei ragazzi che, sulla scia proposta da Greta, hanno deciso di saltare la scuola per un giorno, venerdì 18 gennaio.

L’intento non è quello di marinare per andare a fare shopping con gli amici o dormire un po’ di più, anzi, nulla di tutto ciò. Si tratta di giovani che “balzano” (saltano le lezioni), per dirla in gergo piemontese, per una nobile causa: protestare contro i Governi che non stanno facendo nulla per fare in mondo che il nostro pianeta non diventi inabitabile, un forno, un luogo sconvolto da continue catastrofi naturali, quali terremoti, uragani, inondazioni e tornadi sempre in aumento.

Written by: Chiara Mezzina

Previous post

Patagonia

News

Inaugurata in Cile la strada più spettacolare del mondo

Per chiunque ami viaggiare on the road, dove le emozioni più grandi si vivono proprio a bordo della propria vettura, con i finestrini rigorosamente abbassati ed il proprio brano preferito a tutto volume, abbiamo un'ottima notizia: se la Route 66 la conoscete a memoria e avete voglia di una novità che regga il confronto, da oggi potrete provare il brivido di percorrere la magnifica Patagonian route of Parks, la lunghissima […]

today25 Gennaio 2019

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%