A soli tre mesi di distanza dalla notizia della morte della Grande Barriera Corallina australiana apprendiamo da un team di scienziati americani che vari tipi di coralli preferiscono mangiare la plastica al cibo.
Il nuovo studio, pubblicato sul sito Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, si concentra su una specie di coralli selvatici che abita in acque temperate e che è stata raccolta al largo dello stato di Rhode Island, negli Stati Uniti.
Secondo quanto osservato inizialmente i coralli, messi davanti ad una scelta, preferiscono nutrirsi di microplastiche (frammenti di plastica più piccoli di cinque millimetri) presenti nell’acqua rispetto agli alimenti che mangiano solitamente, quali plancton e altri microrganismi marini.
Il gruppo di ricercatori coordinato dalla biologa Randi Rotjan, dell’Università di Boston, ha raccolto quattro colonie di Astrangia poculata, un tipo di corallo che vive al largo della costa atlantica, tra il Massachusetts e il golfo del Messico, individuati sui fondali di una costa fortemente urbanizzata quale quella del Rhode Island, a circa 40 chilometri di distanza dalla capitale dello stato, Providence.
Una volta in laboratorio i ricercatori hanno aperto i singoli coralli e contato le microplastiche ingerite: più di 100 piccole fibre presenti in ciascun intestino.
Tuttavia, secondo quanto osservato nello studio, il problema maggiore che ha portato alla morte le specie prese in esame non è stato l’ingestione delle microplastiche in sé: una volta che i coralli hanno ingerito le piccole particelle di plastica presenti nell’acqua queste sono state sputate fuori nel giro di 48 ore. Tuttavia l’alta concentrazione di batteri letali (come quelli dell‘Escherichia coli) presenti in ogni fibra è rimasta bloccata nell’intestino del corallo, portandoli a morte certa per intossicazione nel giro di due settimane.
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