L’evoluzione tecnologica ha toccato ogni ambito, e sicuramente uno di quelli dove potrebbe veramente portare ad una “rivoluzione”, è l’insegnamento: ormai già da tempo nelle scuole italiane viene usato il registro elettronico, e le aule sono dotate delle cosiddette LIM (Lavagne Interattive Multimediali). Ma forse dovremmo fare ancora qualche passo in più?
È ciò di cui sono convinti Bill Gates, il patron di Microsoft, e sua moglie Melinda: ogni anno i due coniugi pubblicano una lettera aperta con le loro impressioni sull’anno appena trascorso; e in quella relativa all’anno 2018 dichiarano che i libri di testo sono ormai obsoleti.
La tesi di Mr. e Mrs. Gates è che ormai i software sono capacissimi di soppiantare un libro: laddove il testo può fornire solo nozioni ed esercizi, una piattaforma digitale può dare le informazioni in maniera dinamica, attraverso anche dei video esplicativi; poi può sottoporre lo studente a dei giochi per aiutarlo ad interiorizzare i concetti e sviluppare le abilità mentali per la soluzione del problema. Inoltre, un software può personalizzare gli esercizi per dare all’alunno un focus sui concetti che per lui sono più difficili da imparare.
Tutto ciò ovviamente non soppianta il ruolo dell’insegnante, anzi: il giorno dopo in aula il docente potrà dare ai suoi studenti delle informazioni specifiche e dei suggerimenti per riuscire a risolvere i problemi, ottimizzando così il tempo trascorso insieme. Tutto ciò abbatte i limiti di tempo, per cui sarebbe utile anche per un lavoratore o per chiunque non abbia avuto l’occasione di istruirsi, di curare la propria formazione.
Questo tipo di scuola, spiega Bill Gates, è già realtà: infatti, grazie a strumenti come Zearn, i-Ready, LearnZillion o BigHistory (finanziato dallo stesso Gates), decine di migliaia di studenti, negli USA, stanno superando il tradizionale libro cartaceo. Anche in Italia esistono progetti simili, come Scuola Senza Zaino.
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