Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Gigi la trottola” – I Cavalieri del Re
I cosiddetti Millennials pensano di sapere tutto. Credono di aver visto tutto. Forse hanno perso un mondo. C’è una generazione torbida a cavallo tra i vecchi e i nuovi che spesso viene ignorata. Una generazione che non si è formata condividendo video su Youtube, Instagram o Facebook. Ma nemmeno con il Corriere dei Piccoli o con qualsiasi altro vecchiume.
Un popolo che è ignaro di essere una classe a metà di due mondi. Un universo strano, che abbraccia almeno due generazioni. Gli appartenenti a questa specie protetta li potete riconoscere non dalle rughe dell’età – non sono così vecchi – né dalle loro lacune in ambito social o informatico: si sono adattati al mondo che cambiava. Ma c’è una cosa che immancabilmente li tradisce. Un sorriso, uno sguardo che inconsapevolmente si manifesta, non controllabile.
Basta pronunciare parole “chiave”
Apparentemente innocue: Trottola, Ugo, Coccinella, Ninja. Sono quelli che per associazione mentale se dici Renzi non pensano all’ex premier italiano, ma a una strega. Se dici Oscar non pensano all’Academy Award ma a una spadaccina del ‘700. E’ il mondo dei cartoni animati giapponesi degli anni ’80-’90 che popola quelle menti. Cavalieri, fate, streghe. Queste parole suonano in modo diverso.
Suonano!
E’ la parola giusta. L’habitat in cui questa specie si manifesta è alle feste dei bambini. Quando gli animatori fanno suonare le sigle dei cartoni i genitori sono gli unici a cantarle. Non è colpa loro. Lo fanno inconsapevolmente. E’ colpa di chi queste sigle le ha create, talmente belle e coinvolgenti che rimangono impresse nella memoria per sempre.
Fateci caso. Chi ricorda la trama di Yattaman? Tutti però ricordano la sigla. Nella giornata di oggi il palinsesto di voicebookradio.com omaggia il mondo dei cartoni animati rendendoli protagonisti, e non si può, essendo una radio, non omaggiare chi ha tradotto in musica questo mondo, chi l’ha reso fruibile, riconoscibile. Un gruppo, innanzitutto.
I Cavalieri del Re
Ottimi musicisti. Cifra di copie vendute, un milione. Chissà perché abbiano scelto di intraprendere questo filone. Da dove vengono…“Da un futuro antico mondo sono giunti fino a noi”… no, questi sono i Predatori del Tempo, vedete è una malattia! Ci hanno fatto un dono. Con queste canzoni hanno definito il carattere di due generazioni di persone che nel ricordo sono più felici. Non a caso i Cavalieri del Re sono ancora in attività, invitati ad ogni festival o programma televisivo che ripropone questo tema. Le loro canzoni hanno unito.
Una comunità che, grazie a loro, sa chi è Rensie la strega, Gigi la trottola, Ugo il Re del Judo, Kimba, Coccinella e tantissimi altri. Canzoni che, come pochi altri gruppi nel nostro panorama, pur veicolando un cartone animato, hanno saputo comunicare qualcosa di importante in cui questa generazione si sa riconoscere, anche se “solitario nella notte va”…Tiger Man!
E’ ciò che fanno i cavalieri, ciò che fanno i musicisti. E noi li faremo suonare.
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