I BTS sono i 7 membri di un gruppo sudcoreano K-pop che negli ultimi anni è diventato una delle boyband più conosciute e seguite al mondo, tanto che sono stati paragonati ai Beatles per aver conquistato traguardi di un livello che solo questi ultimi avevano raggiunto in tutta la storia della musica, tra cui: vendite da record in tutto il mondo, un world tour (attualmente in corso) tutto esaurito, una menzione nella lista delle 100 personalità più influenti del mondo, il titolo di prima band sudcoreana a esibirsi ai Grammy e al Saturday Night Live. Sono inoltre diventati la prima band dai tempi del quartetto inglese ad avere tre album al primo posto nella classifica Billboard nel giro di un anno, senza contare che hanno persino tenuto un discorso alle Nazioni Unite.
I BTS sono comparati ai Beatles anche per la dedizione della loro fanbase (chiamata ARMY), che li ha sostenuti incessantemente in tutto: il loro supporto è talmente grande che le ARMY hanno generato 300 milioni di voti per i loro idoli per assicurarsi la vittoria dei Bangtan Boys nei BBMA. Nelle prime 18 ore di votazione, le ARMY avevano già generato 20 milioni di voti su Twitter, causando l’arresto di alcuni dei server dei BBMA. Inoltre, durante non meno di alcune settimane fa, persone da tutti gli States si sono riunite a New York, accampandosi al freddo per più notti in modo da assistere a un’altra performance sul palco del Good Morning America Show.
I BTS sono fan dei Beatles e una delle loro canzoni preferite è Hey Jude. I sette ragazzi hanno persino dedicato loro una performance speciale di Boy with lov, feat Halsey, al Late Show, nel quale si sono esibiti emulando il look dei Fab Four, con tanto di video in bianco e nero, capelli acconciati a caschetto, completi scuri e con l’aiuto di un impomatato Colbert, perfettamente in parte come conduttore d’altri tempi.
Infine, sulla scia del loro successo, da qualche mese anche altre band k-pop stanno tentando la conquista del mercato occidentale, soprattutto in America. Cose così non si vedevano davvero dai tempi della British Invasion!
Di Valentina Di Sero
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