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I benefici inaspettati delle camminate invernali

today24 Gennaio 2019

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“Usciamo a fare quattro passi?”: una domanda del genere, posta soprattutto in una gelida giornata di fine gennaio, è difficile che ottenga come risposta un entusiasmante: “perché no? Mi infilo la giacca e andiamo a camminare!“. Eppure, anche le passeggiate invernali portano con sé numerosi benefici all’organismo, alcuni davvero inaspettati.

Una locuzione latina di Giovenale, assai nota anche ai giorni nostri, riporta le seguenti parole: “Mens sana in corpore sano” (letteralmente: una mente sana in un corpo sano). L’autore intendeva affermare che il corpo e l’anima degli esseri umani possono avere uno sviluppo armonioso solo se crescono insieme.

Nonostante il tempo trascorso, la frase si rivela incredibilmente attuale, soprattuto a fronte di recenti studi condotti: è stata infatti rilevata l’importanza del movimento anche nei tempi più freddi dell’anno.

Affrontare il gelo e passeggiare presenta molti di benefici: viene rafforzato il sistema immunitario e si mantiene inalterata la fondamentale alternanza del ritmo naturale sonno-veglia. Inoltre, a trarre vantaggi è anche il nostro umore, che ne esce fortificato.

John Sharp, psichiatra specialista del “disturbo affettivo stagionale” (Sad) al Bath Center di Boston, ha proprio dichiarato quanto la naturale tendenza del rintanarsi in casa con il calare delle temperature non è affatto il metodo migliore per sentirsi meglio. Tutto il contrario.

Una carenza di luce solare, spiega l’esperto, produce stress, influisce sul benessere psicofisico e ci rende più pessimisti e affaticati. Proprio l’ormone della felicità, la serotonina, è prodotto con molta più facilità se siamo a contatto con i raggi della stella più luminosa di tutte. Inoltre, all’aerea aperta vi è una stimolazione della produzione di vitamina D e un combattimento delle infezioni.

Per i più pigri, un altro risultato sarà molto confortante: sono sufficienti 10 minuti al giorno all’aria aperta per riscontrare questi benefici.

A confermare il tutto ci ha pensato uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università del Michigan: su un gruppo di volontari lasciati a passeggiare in un orto botanico, si è evidenziato un miglioramento delle capacità mnemoniche del 20%. Inoltre, la memoria dei partecipanti ha subito un incremento positivo in due casi distinti, sia a seguito della passeggiata effettuata in estate, sia dopo il movimento con temperature al di sotto dello zero!

Forti di tutte queste conferme, non ci resta che provare a sconfiggere la pigrizia, abbandonare il piumone e la Tv, immergendoci in una bella passeggiata rigenerante, e magari fissandoci come premio post-attività una bella cioccolata ristoratrice.

Written by: Chiara Mezzina

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