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Cultura

Ho prenotato un tavolino a Memphis!

today27 Maggio 2022

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “If I can dream” – Elvis Presley

Volete una vacanza alternativa? Vi porto per mano a Memphis, a respirare la storia della Musica fra Soul, Blues e Rock and Roll.

Il fiume Mississippi, cuore pulsante del Tennessee. Ecco, potremmo cominciare da qui per toccare una città che raccoglie in sè vibrazioni mai provate prima. Sto parlando di Memphis che istintivamente ci riporta a lui, il Re del Rock and Roll, Elvis Presley.

memphisE, se parliamo di Memphis, con altrettanto istinto, corriamo con la mente a Graceland, la splendida tenuta di Elvis che è da sempre meta di pellegrinaggio di fan e curiosi. Sarà un po’ il centro del nostro viaggio. Una calamita senza precedenti che attira talmente tanti turisti da essere la seconda residenza più visitata degli Stati Uniti dopo la Casa Bianca.

Stanza dopo stanza… passeggiando a Graceland

Il primo pensiero che forse ci verrà in mente è che Graceland era sì la residenza di Elvis, ma è stato anche il luogo che lo ha visto morire nel 1977. Vi risparmio tutte le ipotesi di “complotto” sulla sua presunta morte e tutte le teorie di simulazione per isolarsi e ricominciare altrove. Ma un pensiero poetico concediamocelo. Chissà, infatti, se avete anche voi l’impressione di sentire ancora il suo spirito volteggiarci intorno. Magari per controllare chi passeggia nelle sue stanze. Anche perchè, forse non tutti lo sanno, ma lui era molto discreto e difendeva con fermezza il suo privato. Infatti non tutte le aree della residenza sono aperte al pubblico.

La sala dell’Oro

Ma fermiamoci un momento e continuiamo ad immaginare …c’è una stanza che è una concentrazione astronomica di preziosità. E non parlo di gioielli ed opere d’arte. Parlo di un’esposizione che fa venire i brividi solo a pensarci e cioè l’intera raccolta di tutti i dischi d’oro e tutti i premi ricevuti da Elvis durante la sua carriera. Sembrerà di ripercorrere con lo sguardo la storia della sua rivoluzione musicale, tangibile di fronte a noi. Tutto ciò che ci hanno sempre raccontato si palesa davanti ai nostri occhi. L’emozione sarà garantita!

memphisLa stanza delle Tv

Ma che faceva un divo come lui quando era lontano dalle scene? Una “stranezza” del grande King era il modo in cui si godeva il relax. In una villa tanto grande e lussuosa non poteva mancare lo spazio dedicato al tempo libero, lui amava molto guardare la tv, ma non in modo convenzionale. Era in grado, infatti, di seguire con attenzione anche tre tv in contemporanea e questa stanza vi sorprenderà davvero. Lo immaginerete proprio lì, davanti a voi.

Il giardino della meditazione

memphisSempre per sua volontà venne realizzato nella villa uno spazio verde esterno in cui riposano i suoi genitori e il suo piccolo fratellino morto alla nascita. Un luogo evocativo, che merita rispetto, silenzio. Lontano dalle luci sfavillanti della Memphis che tutti conosciamo. E, parlando di addii, proprio quest’anno ricorre il quarantacinquesimo anniversario della sua scomparsa e la città sta preparando una serie di iniziative per ricordare quel lontano giorno di agosto in cui si spense la stella più grande della Musica mondiale.

Anniversari, eventi e omaggi al Re!

Oltre all’anniversario della sua morte, ricorre quest’anno anche il quarantesimo anniversario dell’apertura al pubblico di Graceland che sta lanciando eventi speciali fra cui due mostre intitolate Graceland: Welcome to My World e ancora Dear Elvis. 

Nel frattempo Elvis sbarca a Cannes. Il Festival del Cinema gli dedica un momento davvero speciale con la proiezione del biopic chiamato semplicemente Elvis diretto da Baz Luhrmann. Nella pellicola spicca la partecipazione dei nostri Maneskin che esordiscono al Cinema firmando un brano della colonna sonora. Si tratta di If I can dream, canzone indimenticabile del Re del 1968, riproposta in chiave fresca e rinnovata dalla band romana, ormai sempre più lanciata fra le stelle. Anche noi potremo vedere la pellicola nelle sale da partire dal 22 giugno prossimo.

Jerry Lee Lewis, “antagonista” su 88 tasti

Ma Memphis non “canta” soltanto con la magnetica voce di Elvis. La città del Tennessee ha visto circolare fra le sue strade nomi altisonanti che qui sono nati o qui hanno iniziato la loro carriera musicale e sto parlando soprattutto di Jerry Lee Lewis che all’epoca si contendeva con Presley lo scettro di “ragazzaccio” del Rock and Roll. Provocatorio anche lui, scostumato sul palco, ammiccante e rivoluzionario nel modo di fare musica coi suoi frenetici 88 tasti che sconvolsero il mondo.

Una lista infinita di giganti

Anche due donne straordinarie si legano a doppia catena a Memphis e sono Aretha Franklin -qui in città è ancora in piedi la casa dei suoi genitori- e Tina Turner. E ancora l’immenso B.B.King, Muddy Waters, Johnny Cash e, più recentemente, Justin Timberlake.

Sulle note del Blues…

Un altro luogo in cui devo assolutamente portarvi è Beale Street. Forse il nome non vi dirà nulla di particolare, ma vi garantisco che si tratta di un nucleo focale per chi ama la musica. Soprattutto per chi ama il Blues. Vi basti pensare che da queste parti sono passati non solo i nomi che vi ho elencato poche righe fa, ma anche il più grande di tutti, Mr. Louis Armstrong.

memphisBeale Street è un posto magico, un po’ come Matthew Street a Liverpool negli anni Sessanta. Uno di quei posti in cui succede qualcosa di chimico, una sorta di alveare in cui si muovono vibrazioni che ne generano altre e altre ancora. Si innescano delle vere e proprie reazioni a catena, onde continue di creatività che attirano nomi, volti, storie. E da cui nascono intrecci straordinari. Passeggeremo fra ristoranti, locali, pub, live club e ci sembrerà di respirare ancora nell’aria l’essenza di qualcosa che in quell’epoca cambiava. Proprio qui, soprattutto nel B.B. King Blues Club, nacque il Memphis Blues, uno stile del tutto nuovo che toccò poco dopo il mondo intero grazie ai grandi artisti che lo esportarono.

Il Sun Studio

Continuando a “respirare” musica, sempre a Memphis, non posso non portarvi a sbirciare in uno studio di registrazione. Ma di certo non uno qualunque. Continuate ad immaginare, torniamo al 1954 quando un giovanissimo ragazzo dai sogni audaci e ambiziosi provò a cantare al microfono una versione tutta sua di That’s Alright Mama. Lo fece in modo talmente nuovo che ne furono tutti colpiti. Un mix naturale di vari generi che non poteva essere classificato. Il suo modo di cantare somigliava ad un pop un po’ più raffinato, con punte di folk, ma anche di caldo R&B, il tutto nella voce di un ragazzo bianco che mescolava in sè tutto questo, al di là di gni “confine razziale”. Fu la nascita ufficiale di un sound tutto nuovo.

  • Il sound era il nascente Rock and Roll.
  • Lo studio in questione era il Sun Studio.
  • Il ragazzo bianco che aveva nelle corde la musica nera era ovviamente lui… Elvis.

A tutto Soul

Un altro luogo che non possiamo non visitare è lo Stax Museum dove ripercorreremo tutta la storia dell’etichetta Sax Records. Probabilmente anche questi nome non vi sembrerà nulla di speciale, ma… Vi dice qualcosa Otis Redding? Ebbene, si tratta proprio della casa discografica che lanciò l’immenso Otis, stella straordinaria della musica Soul.

Ed eccoci qui… ancora un altro genere musicale che affonda le sue radici a Memphis. La musica dell’anima, quella che scalda, quella che commuove e avvolge, quella che ha rotto ogni confine sulla scia del Blues annientando le barriere razziali e portando alla ribalta artisti geniali e brani che hanno cambiato e raffinato ancora di più la musica di lì in avanti.

memphis

Un ultimo sguardo da un tavolino speciale…

Magari ora siete un po’ stanchi e vi sarà anche venuta fame dopo questa lunga passeggiata nella storia. Allora date retta a me, fermiamoci all’Arcade Restaurant. E se vi state chiedendo cosa abbia di speciale questo posto ve lo dico subito… eccolo lì, si chiama Elvis Booth ed è il tavolo dove si solito si sedeva proprio il Re per fare colazione col fried peanut butter ‘n’ banana sandwich, un goloso panino con banana e burro di noccioline. Strizzate bene gli occhi… non vi sembra di vederlo ancora seduto lì?

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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