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Arte

Hit Parade 1993: cosa ascoltavamo 30 anni fa?

today5 Maggio 2023

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Heal the world” – Michael Jackson 

Prosegue il viaggio musicale attraverso i decenni. Oggi curiosiamo nella Hit Parade 1993 per ricordare insieme cosa ascoltavamo trent’anni fa 

Hit Parade 1993Più ci avviciniamo agli anni 2000 e più molto di voi avranno ricordi più nitidi. Quindi probabilmente già vi sono venuti in mente alcuni nomi e soprattutto alcune canzoni. Il 1993, infatti, fu un anno fondamentale perché si trova proprio nel bel mezzo del periodo musicale più prolifico in assoluto. Quello dei magici anni 90. 

Quindi mettetevi comodi perché la lista stavolta sarà lunghissima. 

L’Italia lanciò proprio in quell’anno tanti nomi divenuti grandi nel tempo. Quello che oggi consideriamo a buon diritto la vecchia guardia della musica leggera nostrana.

In diretta dall’Ariston

Come spesso accade è il Festival di Sanremo a dettare un po’ le fila delle classifiche musicali. Nel 1993 vinse Enrico Ruggeri con Mistero. Una versione per noi nuova del cantautore che eravamo abituati ad ascoltare in veste più melodica. Sonorità decisamente Rock e un ritornello che rimaneva in testa senza scampo.

Ma il vero fenomeno di quella edizione arrivo dalle nuove proposte. Fu infatti l’anno dell’esordio di Laura Pausini che conquistò subito tutti con la sua La solitudine. E probabilmente nemmeno lei si aspettava che da quel palco sarebbe poi iniziata la carriera stellare che l’ha portata addirittura alla soglia degli Oscar.

Sfido poi tutte le adolescenti dell’epoca a non essersi immedesimate in quella canzone che stringeva il cuore solo a cantarla. Emozioni di ragazzine direte voi, ma ci siamo passati tutti. Ed è stata forse anche questa la vera forza di quella che nel 1993 diventò una hit indiscussa.

Ma non fu l’unico esordio di quel Sanremo. Debuttò anche un giovanissimo Nek. Mentre un altrettanto giovane Sergio Cammariere non venne ammesso nemmeno alla selezione finale.

In diretta dal Festivalbar

Ma non di solo Sanremo vive la musica italiana, sia chiaro. Negli anni 90 ancora imperversava nelle piazze italiane l’appuntamento musicale del Festivalbar. All’epoca lo conduceva un imberbe Amadeus che, insomma, di strada ne ha fatta! 

La manifestazione portava nelle città d’Italia i più grandi successi estivi ed trainava ancora di più i successi che già impazzavano nelle radio. Volete qualche hit? Eccovi accontentati.

A vincere l’edizione del Festivalbar fu un tormentone che ancora oggi ricordiamo. Forse perché davvero non ci diede scampo. Lo si poteva ascoltare ovunque, a ripetizione. Era firmato da Raf. Dai che ve lo ricordate… Battito animale. Come il testo stesso recita, di un vero e proprio “martello pneumatico” e non se ne pote fare a meno per tutta l’estate.

Se quello di Raf fu il singolo più venduto ed ascoltato, spettò agli 883 il primato del disco. Il loro Nord, sud, ovest, est divenne così popolare da evitare tuttora ricordi indelebili. Il singolo omonimo accompagnò per mesi i ragazzi dell’epoca. E non è difficile capire perché. Se proprio non Ve lo ricordate, e ne dubito davvero, cliccate e ascoltate. E poi ditemi se riuscite a restare fermi.

Dominatore assoluto per tutto il 1993 di Eros Ramazzotti. Un tour infinito e bagni di folla per il suo disco Cose della vita. Il brano omonimo ebbe talmente tanto successo che venne rielaborato tempo dopo grazie alla voce di Tina Turner.

Italia, Italia, Italia

Nella Hit Parade 1993, però, entrò di diritto un singolo che nessuno si aspettava. Forse perché il testo originale aveva un sapore un po’ antico. Lo portò al successo niente popò di meno che Fiorello. Dai che avete già capito. Chi di noi in quella estate non cantò San Martino?

Rielaborazione della celebre poesia di Giosuè Carducci, entrò in classifica e nella testa di tutti gli adolescenti con buona pace dei prof di italiano. Trovata geniale che fu trainata anche dal grande successo del re del karaoke. Gustatevi il video.

Un altro big quell’anno lancio una hit che ballammo e cantammo praticamente tutti. Era il Gianni nazionale con la sua Banane e Lampone. Il ritmo caraibici della gelosia ci accompagnò per molti mesi fino a diventare un evergreen della musica leggera italiana.

Si stava pian piano facendo spazio un altro cantautore. Era Samuele Bersani che nella Hit Parade 1993 vinse e convinse con la sua Chicco e Spillo. Preludio di tutti gli altri grandi successi più maturi.

Quanti big!

Come sempre entrò in classifica l’immancabile Vasco Rossi che con Delusa resto in classifica a lungo e ci fece ballare tutti. Senza scampo.

Uno dei più grandi cantautori italiani quell’anno lancio un brano di una dolcezza infinita. Entrato poi a fare parte dei suoi successi maggiori. Era Pino Daniele che incantò l’Italia con Allora si.

I rocker italiani si stavano facendo largo in quegli anni. non solo Vasco, quindi, ma anche gli inossidabili Litfiba. Nella Hit Parade 1993 entrò di diritto uno dei loro successi più intensi ed evocativi. Fata Morgana.

Dopo di loro stava avanzando anche Ligabue. Ormai al terzo album. Tratto da Sopravvissuti e sopravviventi dominò la classifica del tempo con una delle sue ballad più famose. Un misto di malinconia e rivalsa, era Ho messo via.

E fuori dall’Italia?

Come detto, gli anni 90 sono stati un periodo di produzioni musicali infinite. E la mole la comprenderete bene anche da questo articolo. Erano gli anni delle grandi dischi dei Nirvana, degli U2, dei primi passi di Jamiroquai. Ma ci fu una grande produzione anche di brani dance. Fu il periodo dei grandi nomi come Haddaway che, per tutta l’estate spopolò con What Is love.

Insieme a lui dominarono la Hit Parade 1993 anche il gruppo degli Ace of base che ci fecero ballare fino allo sfinimento con All That She wants.

Era l’epoca dei giganti 

Poi fu la volta dei big. Era un periodo pieno zeppo di grandi nomi ancora in attività. Vi basti pensare che era ancora vivo il grande Freddie Mercury. E’ notizia dei giorni scorsi che sono stati messi all’asta moltissimi dei suoi cimilei. Curiosate pure cliccando qui per leggere l’articolo. Proprio nel 1993 Freddie pubblicò un autentico tormentone pop-dance di serie A. Era Living on my own.

Un altro gigante che era ancora in vita era Michael Jackson. Tutti i suoi fan al momento sono in fibrillazione per l’attesissimo biopic che uscirà nelle sale e che racconterà la sua vita. Cliccate qui per tutte le info. Nel 1993 il grande Re del Pop lanciò un brano indimenticabile. Era Heal the world e conquistò tutto il globo, non solo l’Italia, con la sua meraviglia.

Altro nome che proveniva dritto dall’Olimpo fu quello di Madonna. In piena ascesa dagli anni 80 era ormai sulla cresta dell’onda. E qualsiasi cosa pubblicava diveniva automaticamente una hit . Nel 1993 dominò con la sua Rain.

Reduci dall’immenso successo degli anni 80 continuano a fare breccia nei cuori della gente i Duran Duran. Con una naturale evoluzione delle sonorità del decennio precedente entro nella Hit Parade 1993 con un brano divenuto ormai uno dei loro evergreen. Signore e signori, è la volta di Ordinary world.

Torniamo al cinema 

Se nel decennio precedente Sting era in classifica con i Police, nel 1993 è in piena ascesa con la sua carriera solista. E pubblica due ballad meravigliose come Fields of Gold e Shape of my heart che divenne colonna sonora del film francese Leon.

Altra hit trainata dal grande successo cinematografico fu I Will always love you della sempre splendida Whitney Houston. Debuttò al cinema nei panni di una star musicale nel film The Bodyguard. Il successo fu planetario, sia della pellicola che della soundtrack. Infatti il disco conta oltre 45 milioni di copie vendute ed è la colonna sonora più venduta nella storia. Nonché l’album più venduto nella storia da una cantante femminile. Record su record per il brano romantico per eccellenza.

Le hit in dolcezza

Grande tormentone del 1993 fu un brano dei The Beloved. Si chiamava Sweet Harmony e si guadagnò ben presto un posto inamovibile nelle playlist degli anni successivi. Ascoltare per credere.

Un’altra band che lancio una hit che attraversa tutt’oggi i decenni furono i Radiohead. E avrete già capito che sto parlando del loro successo probabilmente più grande. Creep. Nulla da aggiungere nel racconto di questa canzone se non ascoltarlo con le cuffie alle orecchie per lasciarsi portare via.

Irresistibile tanto quanto il brano che nella Hit Parade 1993 lanciarono gli Aerosmith. La band non ha bisogno di presentazioni, arrivava dritta dai continui successi inanellati dagli anni 70 in poi. Nei 90 furono protagonisti della scena musicale con una ballad romantica dietro l’altra. Ma Crying quell’anno fece davvero “il botto”. 

Rimanendo in tema di ballate rock fu l’anno in cui imperversò Wake up dei For non blondes. Altro tassello immancabile nelle playlist che attraversano gli anni. Perfetta con chitarra, voci e falò.

Direttamente dagli anni 80

Una band che arrivò direttamente dai grandi successi del decennio precedente furono i Pet Shop Boys. Nel 1993 il loro tormentone fu Go West. Riascoltiamolo insieme e non ditemi che non lo avete mai cantato allo stadio…

Sempre dagli anni 80 si imposero anche i Tears for fears con Break It down again. Con la loro solita classe e incisività convinsero anche nel 1993.

Chiudo questa infinita carrellata con quella che fu la boyband che nacque proprio in quel periodo. E che lancio successivamente il trend dei nuovi gruppi pop come i Backstreet Boys ecc.

Sto parlando dei Take That che quell’anno lanciarono la loro super hit Relight my Fire. Tutto il resto poi è storia.

Nello stesso anno non entrarono in classifica, ma emersero gli Articolo 31 che erano destinati a cambiare davvero la scena rap italiana.

Fino a quel momento ci eravamo confrontati con altri artisti. Il linguaggio “sfrontato” era quello del primissimo Jovanotti e degli 883. Eravamo ancora ben lontani da ciò che J-Ax e il suo duo avrebbero rappresentato negli anni successivi.

L’aria stava cambiando e lo vedremo nel prossimo appuntamento con la Hit Parade 2003.

 

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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