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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Africa” – Toto
Continua il nostro viaggio musicale a ritroso nel tempo. Andiamo a curiosare tra le hit che animarono la primavera-estate del 1983.
Abbiamo visto nell’articolo precedente quali furono i successi della Hit Parade del 1973. Balziamo magicamente al decennio successivo per scoprire insieme cosa ascoltavamo nel 1983. E vi garantisco che, a quarant’anni di distanza, alcuni brani vi metteranno ancora i brividi addosso.
In fondo la musica è lo specchio del tempo in cui viviamo e gli adolescenti degli anni 80 ci appariranno molto più vicini di quanto pensiamo. Semplicemente ascoltando insieme questa playlist senza tempo.
Il 1983 fu il tempo della massima tensione tra USA e URSS. La preoccupazione dell’epoca si ripercuoteva sul pianeta, ci si sentiva tirati tutti in causa. Ma che succedeva tra i ragazzi dell’epoca? L’attenzione al resto del mondo era alta, ma la musica rispose in tutt’altro modo.
Le sonorità scanzonate, il ritmo sostenuto e l’epopea dei grandi film musicali la facevano da padroni. Tanto da coinvolgere e contagiare anche gli umori dei ragazzi del tempo.
In Italia arrivò come un ciclone il film Flashdance che fu un vero e proprio fenomeno culturale. Grazie anche ad una colonna sonora che non lasciava scampo.
Nella Hit Parade 1983, infatti, dominava What a feeling, brano di punta della pellicola, nato dalla penna di Irene Cara. Splendida interprete scomparsa poco tempo fa. Per tutto l’anno rimase in classifica e a tutt’oggi rimane un evergreen assoluto che ancora ci carica di energia e coinvolgimento. A riascoltarlo ci verrà semplice comprenderne il motivo. Come si fa a resistere ad un ritmo del genere?
Un altro tormentone, di taglio decisamente diverso, fu I like Chopin di Gazebo. Già dal primo ascolto è tangibile il tuffo immediato agli anni 80. Le tastiere così evocative e la raffinatezza vocale esprimono a chiare lettere il gusto glam che, in quegli anni, era trainato da band come i Duran Duran, i Culture Club e gli Spandau Ballet.
E proprio i Culture Club quell’anno spopolarono con una delle loro maggior hit. La classe vocale di Boy George “sguazza” a meraviglia nel brano Do you really want to hurt me dalla sonorità raggae che conquistò immediatamente tutti.
Mentre proprio gli Spandau Ballet erano in classifica nella Hit Parade 1983 con l’indimenticabile True. Sofisticata, romantica, perfetta per ballare i lenti dei ragazzi dell’epoca.
Un altro fenomeno cinematografico del 1983 fu Il tempo delle mele 2. Già il primo film aveva eccitato ed emozionato i ragazzi dell’epoca. Questo sequel divenne proprio un cult per gli adolescenti del periodo che aprirono gli occhi su un mondo completamente nuovo. Quello dei ragazzi europei della loro stessa età. E mentirei se vi dicessi che la sua colonna sonora non ci emozionò fino all’inverosimile. Il brano Your eyes di Cook da Books entrò prepotentemente in classifica così come il film ebbe un successo incredibile nelle sale.
Altra hit che dominò la Hit Parade 1983 fu quella nata da un duetto d’eccezione. Inghilterra e Stati Uniti fusi insieme. Due genialità stratosferiche a confronto. Paul McCartney che, con i suoi Beatles, stravolse completamente la musica vent’anni prima. Michael Jackson che si apprestava a diventare l’icona assoluta del pop mondiale senza possibilità di concorrenza da parte di nessuno. Da questo magico connubio nacque Say, Say Say e fu subito un successo planetario.
Arriva immediata alle orecchie, anche quarant’anni dopo, la caratura dei due artisti. Nella vocalità di entrambi si legge la profonda differenza culturale e la provenienza stilistica agli antipodi. Il perfetto contrasto che crea l’eccellenza!
Ma Michael veniva del successo stellare dell’anno precedente e aveva anche altri singolo in classifica. Ma d’altra parte stiamo semplicemente parlando del disco più venduto della storia. Thriller, che resta tuttora un capolavoro ineguagliabile.
Dall’Inghilterra arrivò anche un altro tormentone che, ancora oggi, è un must have di ogni playlist che si rispetti. La firma è dei Police, altra splendida realtà del periodo. Il singolo è l’intramontabile Every breath you take.
Irrefrenabile fu il successo di un altro brano che non tramonta e che, ancora oggi, non può mancare nella collezione di un vero amante della musica. Sto parlando di Africa dei Toto. Esclusivo, raffinato, il brano perfetto per sognare ad occhi aperti.
Come dite? Siamo stati fortunati a godere della musica di quegli anni? Si, sono perfettamente d’accordo.
Ma, poiché parliamo della Hit Parade 1983 italiana, diamo uno sguardo agli artisti nostrani che in quell’anno dominarono la primavera-estate.
Nei primissimi posti delle classifiche c’era un gruppo che negli anni ha “sfornato” un successo dopo l’altro. Ma il 1983 si può definire il loro periodo più prolifico e di massima notorietà.
Sto parlando dei Matia Bazar che in quel momento stavano spopolando con la splendida Vacanze romane, che debuttò al Festival di Sanremo. Inarrivabile la voce di Antonella Ruggiero così come inarrivabile è la suggestione che questo brano ancora oggi rievoca.
Il fenomeno Vasco Rossi aveva ormai irrimediabilmente “compromesso” la musica leggera di quegli anni. E furono addirittura tre i tormentoni del 1983 che ebbero maggior successo. Trainati dall’indimenticabile Vita spericolata.
L’altro è senza dubbio Bollicine. Dal ritmo irresistibile e dal testo che si staccava nettamente dai classici dell’epoca.
A chiudere la triade di Vasco ci fu uno dei suoi brani più romantici ed evocativo in assoluto. Una canzone per te. Che credo abbia davvero bisogno di pochi preamboli dato che, ancora oggi, è una delle canzoni d’amore più dedicate in assoluto.
Sempre nella Hit Parade 1983 troneggiava un altro brano che aveva, ed ha tuttora, il sapore di una favola dolceamara. Racconta un viaggio solitario fino al mare. E lo racconta con l’incisività ed il realismo che solo Loredana Bertè avrebbe potuto portare al successo.
Il mare d’inverno è uno spacco tanto doloroso quanto romantico e resta negli annali come uno dei maggiori successi di Loredana.
E, se di spiagge parliamo, non posso sorvolare si un’altra grande hit di quell’anno. La malinconia somiglia a quella della Bertè, ma ha il gusto lontano di una stagione che sta per finire. La penna poetica del grande Renato Zero ci regala in quel magico 1983 uno dei suoi brani cult, Spiagge.
Non posso però chiudere la Hit Parade 1983 senza aver citato la canzone che fu il tormentone assoluto in Italia. Ballato e cantato anche dai bambini, forte di ritmi incalzanti e di un testo divertente, furono i Righeira a lanciarlo. E non ditemi che almeno una volta non lo avete cantato anche voi. Vamos a la playa fu da allora uno dei tormentoni estivi più ascoltati di sempre.
Tanto lo so che la state già cantando prima ancora di cliccare il player del video.
Il viaggio potrebbe essere ancora più lungo, ma ci aspetta già un nuovo decennio. Appuntamento a domani con la Hit Parade 1993.
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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