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Arte

Hey tu… giù le mani dalla Gioconda!

today1 Giugno 2022

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Monna Lisa” – Ivan Graziani

 

La Gioconda

GiocondaFonte di ispirazione o bersaglio contro cui scagliare frustrazione e vendette? Non si sa, ma la cultura da sempre raccoglie pro e contro. Inneggiare ad essa, in uno o nell’altro caso, comporta, però due fazioni totalmente opposte: una sapiente conoscenza o un’ignoranza assoluta.

Un po’ come l’attentato a La Gioconda di Leonardo da Vinci di lunedì scorso, quando un giovane esaltato ha lanciato una torta contro il famoso dipinto conservato all’interno del Louvre. Un gesto dichiaratamente provocatorio che ha scatenato l’ira dei custodi della cultura, i quali hanno ringraziato lo spesso vetro messo a protezione dell’enigmatico sorriso leonardiano. Il giovane, immediatamente fermato e cacciato dal museo, ha protestato affermando che lo aveva fatto per la salvezza del pianeta.

Una torta al Museo?

giocondaCiò che le persone si sono chieste, però, è come mai, un museo così ligio, abbia permesso ad una torta di oltrepassare i controlli. È risaputo che i visitatori non possono far entrare al suo interno nemmeno una bottiglietta d’acqua, com’è potuta passare, allora una torta? Qualche concessione forse è avvenuta perché il ragazzo, mentre usciva dal museo, trascinava una sedia a rotelle. Forse quella che gli ha permesso di nascondere bene e far entrare “oggetti imbrattatori” all’interno dello stesso.

Peccato che per le decine di visitatori che ogni giorno sostano davanti alla Gioconda, alla ricerca di un indizio, una venatura, un gesto del pennello singolare, da cui trarre intuizioni su uno dei quadri più enigmatici del mondo, sia stata un’esperienza poco esaltante. Eppure episodi del genere non sono nuovi.

Gli attentati a Monna Lisa

In passato ci sono stati altri episodi legati alla Gioconda, che hanno minato la sua sicurezza. Nel 2011 la Monna Lisa fu attaccata da un’altra donna, una russa, che le lanciò contro una tazza da tè per protestare perché non era riuscita ad ottenere la nazionalità francese. Per fortuna anche allora a difesa dal dipinto era intervenuto lo spesso vetro. Andò diversamente quando il quadro, invece, fu attaccato da un lanciatore di pietre, che colpì danneggiandolo e infrangendo il vetro, andando ad intaccare un angolo del dipinto.

Questi ed altri attacchi hanno in comune la follia di persone che, per affermare le proprie idee o mostrare le proprie frustrazioni, compiono gesti insensati verso la cultura con l’intento di rivalersi sui pensieri comuni, sui beni condivisi col resto della società.

Il quadro

La Gioconda è il quadro più celebre di Leonardo, dipinto intorno al 1503 per Francesco del Giocondo, che commissionò al celebre pittore il dipinto di sua moglie Lisa Gherardini. La storia, il tempo e le tante vicende che hanno accompagnato il maestro, lo hanno reso uno dei più misteriosi. Sarà perché esso stesso rappresenta un sorriso enigmatico, oppure perché non fu completato dall’autore, nonostante i quattro anni in cui ci si dedicò.

Un’opera divisa in due?

Gioca anche il fattore mistero, come le tante cose che sono state attribuite al maestro. Egli infatti lavorò per almeno altri 10 anni al dipinto, arrivando a compiere un’opera incredibile. Provate a dividere in due parti il volto della Monna Lisa, otterrete due espressioni diverse: a sinistra quella di una donna matura e un po’ accigliata, a destra quella di una donna giovane e sorridente.

Sta di fatto che La Gioconda rappresenta uno dei simboli dell’arte più conosciuti al mondo. E’ un vanto per il patrimonio francese e un valore inestimabile mondiale. Forse una maggiore accuratezza verso la cultura e il bene comune sarebbe auspicabile per le prossime generazioni o per tutti i cittadini che si ritrovano a condividere beni che accomunano le nostre culture, il nostro vissuto e il nostro futuro.

Written by: Teresa Corrado

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