
Esistono pochi, ma insidiosi, quesiti che ogni anno affliggono gli animi di bambini, adolescenti, giovani adulti e genitori, e li conducono verso lunghissime e calibrate riflessioni, tormentate e corrucciate decisioni.
No, cosa mangiare durante il cenone di Natale e Santo Stefano verrà in seconda battuta; oggi, 31 Ottobre 2018, è Halloween e, quindi, la domanda da un milione di dollari è la seguente: da che cosa travestirsi?
Per altri, invece, l’indecisione verte sicuramente su variegate e differenti questioni, come il luogo in cui festeggiare insieme ad amici e conoscenti, che tipo di biscotti cucinare, come riuscire a conciliare studio e svago…insomma, a ciascuno il suo cruccio!
Storia e significato
Esattamente, però, dubbi amletici a parte, quando nasce la festa di Halloween?
Se si è tipi curiosi e un minimo informati, si è già al corrente del fatto che le origini di questa macabra e tetra giornata affondano in radici antichissime: durante la cosiddetta festa di Semhain, che aveva all’incirca la stessa funzione dell’odierno capodanno e veniva celebrata il 31 Ottobre, i Celti avevano l’usanza di concludere la stagione estiva mettendo da parte le ultimissime provviste per il freddo inverno.
Questa festività assunse un ruolo così importante da rappresentare un momento di passaggio, fuori da ogni concezione temporale: per questo motivo, la popolazione, attraverso riti propiziatori e usanze particolari, cercava di creare una salda e duratura comunicazione con il regno dei morti, che intendeva onorare.
Per i loro rituali, i più piccoli, accompagnati dagli adulti, andavano in giro casa per casa a chiedere piccoli doni in forma di cibo e dolciumi.
Anche gli antichi romani, dal canto loro, fecero coincidere il giorno di Semhain con la loro festa dei morti, e nell’840 papa Gregorio IV istituì ufficialmente la festa di Ognissanti il 1º novembre, forse per creare una continuità con il passato o, molto semplicemente, perché veniva celebrata in quel giorno anche in altri paesi, all’epoca ovviamente non ancora, europei; poco dopo, su ispirazione di un rito bizantino, il 2 novembre divenne ufficialmente il giorno della commemorazione dei defunti per la religione cattolica.
Di fatto, però, la parola”Halloween” è sostanzialmente legata alla festa di Ognissanti, poiché deriva da “All Hallow’s Eve”, che in inglese significa: ‘vigilia di Ognissanti.’
Come è arrivata allora questa festa negli Stati Uniti?
La risposta è questa volta nascosta nel verde sgargiante delle colline irlandesi, luoghi meravigliosi e incantevoli nei quali la cultura celtica ebbe più fortuna e continuò a svilupparsi.
Intorno al 1800, infatti, il flusso migratorio diretto verso il Nuovo Mondo e composto prevalentemente da irlandesi, ricostruì i costumi di Halloween a New York, a Boston, a Philadelphia, con il totale consenso delle popolazioni locali.
Tradizioni
Il simbolo per eccellenza di Halloween è la zucca intagliata.
Ma qual è il motivo di questa tradizione?
La ragione questa volta affonderebbe le radici proprio in America: le zucche erano più facilmente reperibili e venivano già scavate spesso per riti magici locali.
Ma perché si è soliti illuminarle? Solamente per far luce di notte?
Ecco, non proprio.
La leggenda irlandese di Jack-o’-lantern è la soluzione dell’enigma:
“Tanti e tanti anni fa viveva in Irlanda un vecchio fabbro ubriacone e avaro di nome Jack.
La sera di Halloween incontra in birreria il Diavolo che reclama la sua anima.
Jack astutamente chiede al diavolo un ultimo bicchiere di birra. Il Diavolo, non avendo soldi, si trasforma in una monetina da sei pence per pagare l’oste che Jack riesce a mettere nel suo portamonete accanto ad una croce d’argento, cosi da impedire al diavolo di trasformarsi.
Jack a questo punto stipula un nuovo patto col Diavolo: lo avrebbe lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non fosse tornato a reclamare la sua anima.
Satana accetta.
Dieci anni dopo, Jack e il Diavolo si incontrano di nuovo e Jack, sempre con uno stratagemma, riesce a sottrarsi al potere del Principe delle Tenebre e a fargli promettere che non lo avrebbe cercato mai più. Il Diavolo si trova costretto ad accettare.
Quando Jack muore, a causa della sua vita dissoluta, non viene ammesso nel Regno dei Cieli ma si trova costretto a bussare alle Porte dell’Inferno; il Diavolo, però, che aveva promesso che non lo avrebbe cercato, lo rispedisce indietro tirandogli addosso un tizzone infernale ardente.
Jack se ne serve per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spenga col vento, lo mette sotto la rapa che sta mangiando.
Si dice che da allora Jack vaghi con il suo lumino in attesa del giorno del Giudizio e che sia il simbolo delle anime dannate ed errabonde.”
È consuetudine, quindi, che durante la notte di Halloween gli abitanti appendano una rapa-lanterna fuori di casa per indicare a Jack, errante e vagabondo in cerca di un rifugio, che quell’abitazione non è disposta ad accoglierlo.
Usanze particolari nel mondo
Passiamo in rassegna alcune delle tradizioni più stravaganti che differenziano diversi paesi:
- In Austria si lasciano sul tavolo prima di andare a dormire pane, acqua e una lampada accesa, considerati necessari per offrire un dignitoso benvenuto alle anime dei morti che tornano sulla Terra;
- In Slovacchia si pone davanti al caminetto una sedia per ogni membro della famiglia vivo e defunto;
- In Germania si mettono via tutti i coltelli, per evitar il rischio di ferire gli spiriti;
- Una giornata analoga ad Halloween è il Festival dei Fantasmi Affamati, festeggiato in Cina, Malesia, Hong Kong e Singapore: per due settimane la popolazione dispone tutto il cibo necessario ai fantasmi affamati che vagano per la Terra con lo scopo di saziarsi e ottenere vendetta.
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