Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “That’s amore”- Dean Martin
Questo è puro amore: l’odore della pizza, mentre sei sul lungomare e hai quel brontolio nello stomaco e la senti già in lontananza che presto vi unirete e di lì a poco ne nascerà un amore, nel nome del pomodoro e della mozzarella filante: la pizza margherita.
E chi c’è dietro tutto questo? Il pizzaiolo oppure lo chef che dietro ai fornelli, al forno, alla cucina crea la magia.
Eppure l’evoluzione sembra avere altri piani al riguardo e, nel mentre che va avanti, vi racconto di come il robot diventa cuoco e pizzaiolo, allo stesso tempo.
Parigi è la città che ottiene il primato: la pizza senza pizzaiolo
E se i robot sostituissero i pizzaioli? E’ un pensiero che prima o poi dovevamo affrontare, ma almeno facciamolo a stomaco pieno.
A pochi passi dal Pantheon Notre-Dame e l’île Saint-Louis, davanti agli occhi di tutto il mondo è stato approntato il Ristorante Pazzi, in cui un robot prepara, cuoce e serve pizze senza intervento umano, basandosi su una tecnologia che gli permette di produrre fino a 80 pizze all’ora, ben protetto da un vetro antisfondamento.
Un semplice fast food, ma con la prospettiva frontale: le braccia di un robot. Vi lascio procedere con l’immaginazione.
La tentazione della Germania: il robot fai da te
Se Parigi ha voluto strafare con la maestosità della pizza, la Germania vuole osare ancora di più, facendoci tremare di paura ed entusiasmo per la nuova iniziativa temeraria.
L’obiettivo di DaVinci Kitchen, una startup tedesca, è aprire un ristorante pilota a Lipsia. Il baracchino è un cubo di circa due metri per lato, al cui centro svetta un braccio meccanico snodato, che, muovendosi tra le varie stazioni che compongono il piano di lavoro, può preparare circa quaranta piatti all’ora.
La pasta è solo la prima sfida per DaVinci Kitchen, cosa succederà in un futuro prossimo? Non so se ho voglia di domandarmelo, però la curiosità la fa da padrona.
Ladies and Gentlmen: Roma presenta il distributore automatico per la pizza

Ci troviamo in Piazza a Bologna, ed ecco che davanti i vostri occhi comparirà, quello che all’apparenza sembra essere un semplice distributore automatico di snack, invece ecco a voi la sorpresa: al posto di snack e bibite, il distributore sforna pizza calda. Pronta in appena 3 minuti, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Sto parlando della prima pizzeria automatica della Capitale.
Sono venuta a conoscenza di questa meraviglia meccanica da Matteo che, lavorando la sera presso uno dei cinema della Capitale, non sapendo dove andare, ha trovato aperto il distributore e dopo ore di dubbiosi sospiri, ha deciso di provarlo.
“Al primo morso, cerchi di convincere te stesso che la pizza sia sfornata da Sorbillo a Napoli. Non sei qui, fai finta di niente, ti giri e ti rigiri, poi apri e richiudi gli occhi per accendere l’immaginazione, sospirare e dire che non c’è niente di più indegno al mondo che questo: la pizza al distributore. Ho pensato che ogni morso che dai, un pizzaiolo a Napoli si licenzia e va su un’isola sperduta.”
E voi sarete così coraggiosi da tentare una di queste esperienze?
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