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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “The Queen” (Sounds from bees) – Max Casacci
Le api sono l’anello fondamentale dell’intera catena alimentare, grazie al loro prezioso lavoro di impollinazione, sono responsabili di circa l’80% del cibo che mangiamo. Per questo si stanno moltiplicando le iniziative per aiutarle a sopravvivere.
Nella città inglese di Brighton and Hove le api solitarie trovano casa. Nelle nuove costruzioni in muratura è obbligatorio includere alcuni mattoni forati adatti ad ospitare le specie di api che non risiedono in alveari. Le api cosiddette solitarie costituiscono quasi 250 delle circa 270 specie presenti in Inghilterra.
Una delle aziende che fabbricano i bee bricks, la Faye Clifton di Green&Blue, ha spiegato che questi mattoni ricreano una sorta di nido adatto alle api solitarie, nido che non riescono più a trovare nelle strutture delle nuove costruzioni.
“Le api solitarie nidificano nella muratura in disfacimento delle strutture vecchie, ma gli edifici recenti sono così perfetti che tutte le cavità sono bloccate”.
Brighton and Hove ha a cuore anche il benessere degli uccelli come i rondoni, infatti gli swift bricks sono già abbastanza utilizzati anche nelle altre aree urbane britanniche.
Il protocollo London Bridge e la sua variante operazione Unicorno non sono gli unici scattati dopo la morte della regina Elisabetta, c’è infatti anche la tradizione di comunicare alle api di proprietà della sovrana la notizia della sua morte.
Al pari degli altri membri della famiglia devono essere avvisate delle news più importanti. Sembra che si tratti di un rituale di tradizione celtica ma è tra il Settecento e l’Ottocento che si diffuse la credenza che, dimenticare di comunicare ai piccoli insetti il decesso di un parente, avrebbe portato sfortuna.
John Chapple, l’apicoltore ufficiale di Buckingham Palace e di Clarence House, ha comunicato il decesso della sovrana ponendo dei nastri neri sulle arnie. Secondo quanto riportato dal The Daily Mail’s, Chapple ha sussurrato alle api: “La Regina è morta, ma non fuggite. Il vostro nuovo padrone sarà buono con voi”.
Chiunque può fare qualcosa per proteggere questi piccoli insetti preziosi, semplicemente tenendo, sul proprio balcone, le piante di cui sono ghiotti – Calendula, Coriandolo, Cumino, Aneto, Borragine, Rosmarino, Timo, Lavanda, Girasole, Malva -. Oppure si può adottare un alveare. Sono molte le startup grazie alle quali è possibile adottare gli alveari. 3Bee, ad esempio, ha salvato decine di milioni di api con un sistema che permette di monitorare ogni cosa all’interno dell’alveare. Con il programma adotta un alveare si potrà sostenere un apicoltore e ricevere:
Quindi le alternative ci sono, tra mattoni, fiori e adozioni, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta… per avere, come la regina, il nostro personale alveare.
Written by: Orietta Giorgio
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