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In occasione della Giornata Europea dei Parchi, parliamo di tre Parchi Nazionali italiani “da record”: il più antico, il più amato ed il più grande.
151 anni fa, il 1º marzo 1872, gli americani videro una terra così bella e ricca di vita, così pura, che decisero di proteggerla. Nasceva il gigantesco Parco Nazionale di Yellowstone, noto per la vivace attività geotermica ed il panorama incontaminato. Fu il primo parco nazionale al mondo, e aprì una lunga stagione di politiche ambientaliste.
Nel 1909 la Svezia istituiva ufficialmente il Parco Nazionale d’Abisko, luogo perfetto per osservare l’Aurora Boreale. L’Europa si univa all’America nella lotta per la difesa delle risorse naturali. In ricordo di questo evento, ogni 24 maggio si celebra la Giornata Europea dei Parchi.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso tiene fede al suo nome, mantenendosi in ottime condizioni pur essendo ultracentenario. Si tratta del parco nazionale più antico in Italia, ma ironicamente ultimo nella top-ten di quelli più recensiti su Google.
Lo scenario è perlopiù alpino, dopotutto ci troviamo tra la Valle d’Aosta e il Piemonte. L’acqua dei ghiacciai, da sempre scultrice della natura, ha scavato cinque ampie vallate nel cuore delle montagne. Il risultato è un panorama variegato: dai boschi del fondovalle, ai vasti pascoli alpini, salendo fino alle montagne innevate. Un viaggio da fare a piedi, anche in più giorni, muovendosi su una rete di sentieri estesa per più di 500km.
Lungo il percorso potrebbe capitarvi di incontrare il raro Gipeto, anche detto Avvoltoio Barbuto. Un volatile eccentrico, che si nutre quasi solo delle ossa dei cadaveri ed ama fare bagni di terra ferrosa, da cui il ventre rosso ruggine. Oppure lo Stambecco, simbolo del Gran Paradiso. Furono proprio i tentativi di tutelare questa specie a gettare le basi del parco nazionale, quando nel 1856 Vittorio Emanuele II dichiarò la zona Riserva Reale di Caccia.
Musement ha stilato una classifica dei parchi nazionali più famosi, basandosi sul numero di recensioni su Google. Il Parco Nazionale delle Cinque Terre si aggiudica un triplo record: il più visitato, con 42.123 recensioni, ma anche il più piccolo e densamente popolato, di 3.860 ettari scarsi. Parliamo di cinque borghi vecchio stile, collegati da 120 km di sentieri escursionistici, ogni paesino col proprio Santuario Marino.
Ogni borgo offre un’esperienza unica. Se vi affascinano le antiche fortificazioni potreste visitare Vernazza, strategicamente posizionato su una costiera a precipizio. Monterosso ha il più imponente sistema difensivo dei cinque, ma è anche famoso per aver ospitato il poeta Eugenio Montale, premio Nobel per la letteratura nel 1975. Più riservato è il borgo romano di Corniglia, quasi inaccessibile dal mare. Dovrete salire la Lardarina, una lunga scalinata di mattoni, ma lo scenario ne varrà la pena. A Manarola potrete visitare l’antico mulino ad acqua, la “magna rota” da cui il borgo prende nome. Potrebbero interessarvi anche le case verticali di Riomaggiore, strette fra due ripide colline terrazzate.
Parlando di record, non posso non citare il Parco Nazionale del Pollino, con i suoi quasi 200.000 ettari di creste dolomitiche, canyon e foreste. Il parco più ampio d’Italia offre spazio ad ogni sorta di attività fisica: semplice escursionismo ed arrampicata, ma anche attività più ardite come il rafting e il canyoning. Se non vi sentite così atletici, vi sono numerosi castelli e santuari da esplorare. La Grotta del Romito è di particolare interesse archeologico. Il suo pezzo forte è un graffito preistorico rappresentate un toro, eseguito con notevole cura ed abilità artistica.
Parte della Rete Mondiale dei Geoparchi dell’Unesco dal 2015, il parco ha un’ampia varietà di piante ed animali. Il predatore più comune è il Lupo, con 20-30 esemplari, sebbene le probabilità di un incontro ravvicinato siano poche. Per quanto riguarda la flora, il Pino Loricato è abbastanza famoso da poter essere considerato simbolo del parco. Difficile da non notare, date le enormi dimensioni, può sopravvivere ad ambienti ostili ed altitudini notevoli.
Quelli che ho elencato sono solo alcuni dei parchi nazionali presenti in Italia, che di recente sono saliti a 25. Senza contare più di 100 Parchi Regionali e Riserve Naturali Statali, una trentina di Aree Marine Protette, centinaia di Riserve Regionali, ed una vasta rete di siti protetti. Negli ultimi 50 anni, l’Italia è riuscita a superare il 20% di territorio tutelato, ed una percentuale leggermente più bassa di area marina. Ma non è abbastanza: per rispettare le direttive europee dovremo mirare al 30%, entro il 2030. Sarà uno sforzo notevole, ma necessario.
Scritto da Matteo Di Nunzio
Written by: Redazione
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