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Ecologia e Sostenibilità

Green Life: il ritorno del cervo e del ghepardo

today30 Aprile 2023

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Hello Again (Natural Beauty)”- De Wolfe Music Orchestra

Quante volte avete sentito parlare di specie in via di estinzione? Di solito la causa è proprio l’uomo.

La caccia selvaggia e la distruzione degli habitat naturali hanno causato la morte di molti animali. Ma non tutto è perduto. Perchè, pensandoci bene, se abbiamo i mezzi per distruggere, allora abbiamo anche i mezzi per proteggere… ed eventualmente per ricostruire.

Una maggiore sensibilità verso la natura ha spinto nel tempo governi ed enti privati a collaborare, per reintrodurre gli animali nei loro habitat ed aiutarli a riprodursi. Vi racconto oggi di due esempi di questo trend positivo: il cervo italico in Italia ed il ghepardo asiatico in India.

cervo
Ph. Credits @ninocare Pixabay

Operazione Cervo Italico

Sembrerà strano, ma la maggior parte dei cervi del nostro paese non sono “italiani”. Infatti i cervi rossi europei -cervus elaphus hippelaphus– furono introdotti dopo la seconda guerra mondiale, ed oggi sono i più diffusi nel nostro territorio.

Non se la passano altrettanto bene, invece, gli originali cervi italicicervus elaphus italicus-. Sono più piccoli dei loro cugini europei e sono stati cacciati fin quasi all’estinzione. Come se non bastasse le foreste in cui vivevano sono state distrutte. Infatti nel secondo dopoguerra erano sopravvissuti poco più di dieci esemplari. Oggi sono a malapena 300. Finora sono rimasti confinati nel Bosco della Mesola, una riserva naturale in provincia di Ferrara.

Cosa si rischia?

Il pericolo vero viene dal fatto che, la scarsa diversità genetica è un serio problema per questa specie. Basterebbe poi un singolo disastro naturale a mettere fine all’intera specie.

Ma le cose stanno cambiando: è nata l’Operazione Cervo Italico. L’obiettivo coinvolge atenei ed enti ed è molto semplice: creare gruppi separati, in zone sicure della penisola.

Proprio grazie a questo progetto già 20 individui sono stati rilasciati nel Parco regionale delle Serre, area protetta della Calabria. Altri 20 cervi saranno trasferiti nel 2024, ed altrettanti nel 2025. I loro progressi saranno tenuti sotto controllo grazie ad appositi collari satellitari… quello che si chiama un vero buon inizio!

Ph. Credits joeyckg da unsplash

La Rinascita del Ghepardo

Buone notizie arrivano anche all’altra parte del mondo. Dopo più di mezzo secolo dei cuccioli di ghepardo sono nati in India. Il grande felino è tristemente famoso per essere a rischio estinzione. Ne esistono circa 7000 in tutto il mondo, principalmente in Africa. Solo 50 in Iran e sono gli ultimi della sottospecie asiatica. Nessuno, invece, in India, almeno fino a poco tempo fa.

Fra gli anni 40’ e 50’ i cacciatori e la perdita del suo habitat naturale hanno portato il ghepardo indiano all’estinzione. Gli ultimi tre esemplari sOno stati uccisi dal Maharaja Ramanuj Partap Singh Deo durante una battuta di caccia notturna. Così la specie è stata dichiarata estinta nel 1952 aprendo un dibattito su una sua possibile reintroduzione. Si è anche tentato di importare nuovi esemplari dall’Iran, ma senza successo.

Ma finalmente, nell’estate del 2022, otto ghepardi sono stati trasferiti dalla Namibia. E, ancora più importante, lo scorso 24 marzo sono nati quattro cuccioli nel Kuno National Park ed a febbraio altri dodici ghepardi sono arrivati dal Sudafrica.

Un Futuro Migliore

La nascita di nuovi esemplari è un segnale positivo: entrambi i progetti procedono bene grazie all’impegno e alla cura di professionisti e volontari. La reintroduzione di una specie è sempre complicata, si rischia di danneggiare ulteriormente l’ecosistema. Ma questi successi dimostrano che un cambiamento è possibile. Sebbene sia ancora presto per fare previsioni, forse ci stiamo muovendo verso un futuro migliore. In cui la nostra specie non sarà più una minaccia per la Terra, ma la sua guardiana.

Scritto da Matteo Di Nunzio

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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