E se vi dicessimo che esiste un fantascientifico paio di occhiali che, se indossato, conferisce incredibili capacità al suo portatore?
No, non stiamo parlando dell’interfaccia virtuale J.A.R.V.I.S. di Tony Stark, l’eroe dei fumetti dotato della celebre armatura all’avanguardia rosso oro, ma di un oggetto concreto, tangibile, bellissimo e costosissimo: i Google Glass!
Nati già da qualche anno e messi in vendita per la prima volta negli USA nel 2014, questi futuristici occhiali in costante fase di sviluppo consentono di mantenersi concentrati sulla realtà circostante, lavorativa, comunicativa, o un mix di queste cose, senza rimanere necessariamente inchiodati ad una scrivania, destreggiarsi tra giungle di fili e cavi, o essere vincolati da mouse, webcam e tastiere ticchettanti (si parla in questo senso di tecnologia hands-free).
Sarebbe alquanto lungo e macchinoso lanciarsi in una dettagliata digressione sulla miriade di caratteristiche che i Google Glass possiedono: vi basti sapere, tuttavia, che i grandi cavalli di battaglia di quest’invenzione sono principalmente la possibilità di fotografare, registrare, effettuare ricerche, interfacciarsi con più dispositivi contemporaneamente, utilizzare i Social, chiamare e videochiamare, scrivere messaggi e lavorare completamente in ubiquitous computing.
Certo, il loro prezzo non è quello di un normale paio di occhiali da vista (basti pensare che il costo attuale si aggira sui 1500$!), ma ciò che è innegabile è la sovrabbondanza di comodità ed elementi innovativi in esso racchiusi, senza contare che questo semplice oggetto potrebbe, nel giro di cinque? Dieci anni?, cambiare per sempre la vita delle persone e l’approccio umano verso la realtà circostante, su scala globale.
In concomitanza con l’attenzione che questo prodotto sta attirando tra sempre più consumatori, si affacciano anche nuove interessanti questioni di natura etica e legata alla privacy, già oggetto di dibattito: è giusto che chiunque venga inquadrato da queste lenti possa essere istantaneamente googlato, senza neanche esserne consapevole? Quali nuovi rischi si corrono con uno strumento in grado di mettere in evidenza determinate informazioni e dettagli riguardo a ciò che si osserva?
Insomma, potremmo dire che la vera rivoluzione di questo dispositivo non stia tanto nel darci la capacità di osservare il mondo che conosciamo trasformarsi a tuttotondo semplicemente indossando un elmetto od inforcando degli speciali occhiali, come la già consolidata tecnologia Oculus, per citarne una, consente da anni di fare, ma risieda nel consentirci di applicare questa innovazione nella realtà quotidiana, in tutte le sue manifestazioni. Si tratta insomma di fondere insieme le normali funzioni che ciascuno è tenuto a svolgere giorno dopo giorno di routine, mescolandole alla valida mano della tecnologia, ora più che mai orientata verso immediatezza, efficienza, rapidità.
Poiché spesso le parole non bastano a rendere alla perfezione l’importanza di qualcosa, la sua carica emotiva, o ancora il suo impatto, di seguito troverete una piccola dimostrazione delle funzioni più elementari di Google Glass:
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