Napoli è una città con pochi eguali al mondo: nata come colonia greca, nel corso della sua storia è stata crocevia e culla delle diversissime civiltà che hanno dominato il Meridione.
L’instabilità e frammentazione che ha caratterizzato le amministrazioni del Sud Italia sono state alla base del fenomeno meno edificante che queste regioni abbiano mai prodotto, la criminalità organizzata, che spesso e volentieri si è inserita ed ha prosperato sfruttando le mancanza dello Stato.
A Napoli questo fenomeno ha preso il nome di Camorra e nessuno l’ha descritta meglio di Roberto Saviano nel suo bestseller Gomorra del 2006.
Diretto da Matteo Garrone, la struttura del film è particolare, soprattutto in relazione allo svolgimento narrativo della serie tv. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, è la serie piuttosto che il film a ruotare attorno i personaggi.
In quest’ultimo la narrazione segue infatti cinque diverse storie, interpretate da attori “sconosciuti”. Il fil rouge è proprio la Camorra e come questa sia una figura silenziosamente ingombrante nelle vite e negli affari dei personaggi. Costringendoli a prendere, o subire, delle decisioni che indirizzeranno il loro percorso, e la loro vita.
Il film si presenta quindi come un grande affresco d’insieme della quotidianità napoletana e del cancro che da dentro la mangia.
I vicoli di Napoli, tra i protagonisti di Gomorra
Gomorra, la serie
Diametralmente opposta è la narrazione nella serie, che dalle vicende di un singolo clan, quello dei Savastano a Scampia, affresca “dall’interno” la quotidianità, le “prodezze” e la brutalità dei personaggi.
La particolarità della serie, che ha conosciuto un successo planetario, è proprio la crudezza con cui mette in scena le vicende. Creando dei personaggi con cui è impossibile empatizzare veramente, come Ciro l’Immortale.
Nonostante ciò, la serie riesce a far comprendere allo spettatore come dietro questa brutalità si celino dei moti dell’animo più profondi.
Ciro stesso è quel che chiameremmo un fan favourite!
La narrazione iperbolica e splatter degli scontri di potere a Napoli, nel suo ultimo atto, lascerà forse lo spazio ad un intreccio di trame più complicato?
Questa almeno è la speranza di alcuni, mentre altri sperano di vedere finalmente Ciro e Genny fare mattanza dallo stesso lato della barricata come mai era stato possibile prima.
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Monica Vitti” – La Batteria La voce roca e gli occhi da gatta. La sua inconfondibile eleganza, che a tratti le dà un'aria da dolce svampita. Monica Vitti, mito intramontabile del cinema italiano, compie oggi, 3 novembre 2020, 89 anni. Nonostante la decennale distanza dalle scene, ancora oggi ci affascina con la sua bellezza particolare, fuori dai canoni ma così penetrante, e con le sue […]
Post comments (0)