Entro qualche mese la famosa multinazionale di Food Delivery, Glovo, completerà l’acquisizione di un’altra affermata azienda nel settore delle consegne a domicilio, Foodora.
Sebbene in Italia il nome Foodora non sia molto conosciuto, in una buona parte dell’Europa viene affiancata come importanza alle maggiori società del settore, tanto da tenere testa a nomi oramai affermati, quali Glovo, per lq’appunto, Uber Eats, Deliveroo e Just Eat.
Un pò di storia
Glovo
Glovo nasce come azienda Start-Up nel 2015 a Barcellona, e fin da subito riesce ad imporsi nel mercato non solo Europeo, ma anche globale, arrivando a operare in svariati paesi, come Cile, Argentina, Marocco, Brazile e Guatemala.
Al contrario di quanto molti si aspettino, la caratteristica di punta della società non va cercata nel Food delivery (anche se è la funzione a cui essa viene maggiormente collegata) quanto nella consegna a domicilio di beni e oggetti: con Glovo, infatti, è possibile ordinare la spesa, comprare fiori, giocattoli e qualunque altro materiale presente nei negozi, ma anche portare un oggetto da una parte all’altra della città semplicemente consegnandolo al fattorino (previo, ovviamente, pagamento).
Foodora
Differentemente da Glovo, la vita di Foodora durante il suo periodo di affermazione nel settore è stata particolarmente travagliata.
La società nasce come impresa tedesca di Food Delivery nel 2014 a Monaco di Baviera con il nome di Volo GmbH. Ad inizio 2015 viene subito acquistata da Rocket Internet, cambiando nome e diventando a tutti gli effetti la società conosciuta oggi. Negli anni successivi ingloberà a sua volta altri servizi di consegna pasti a domicilio presenti nelle varie nazioni europee. Tuttavia, il salto maggiore lo effettua proprio a fine 2015 (pochi mesi dopo la sua prima grande acquisizione) quando la società Delivery Hero acquista Foodora da Rocket Internet.
Arrivando al presente nel 2018, tre anni dopo il suo lancio in Italia, Delivery Hero si vede costretta a vendere la porzione italiana (ma non solo) dell’azienda a Glovo, causa l’oppressiva competizione con le altre società già citate sopra.
E ora?
L’acquisizione porterà all’inevitabile chiusura di Foodora nel nostro territorio, portando circa 2000 “Rider” a perdere il posto di lavoro senza possibilità di aver alcun tipo di retribuzione, a causa del tipo di contratto offerto dalla maggior parte delle società del settore, dove i fattorini per le consegne vengono reclutati come “collaboratori autonomi”, permettendo così di non essere conteggiati nell’organico, riducendo i costi di gestione e non garantendo alcuna tutela.
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