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Al via le giornate di primavera del Fai il 25 e 26 marzo. Saranno tanti i luoghi visitabili, ma vediamo insieme cosa sarà possibile vedere.
Le aperture spettacolari delle Giornate di primavera del Fai- Fondo per l’ambiente italiano-coinvolgeranno tutta la penisola. A Roma sarà possibile passeggiare nel giardino di Villa Bonaparte, dove nel 1870 venne aperta la Breccia di Porta Pia. Invece a Milano invece si potranno visitare gli studi della storica sede Rai di corso Sempione, realizzata nel 1939. A Napoli aprirà Palazzo Salerno, sede del Comando Forze operative del Sud, costruito nel 1775.
Ma non finisce qui, anche nella 31esima edizione saranno aperte oltre 750 “chicche” che non riguarderanno solo le grandi città d’arte, ma ben 400 città in 20 regioni. Le aperture riguarderannno siti scenografici, come il convento di Sant’ Angelo, a Ocre dell’Aquilano. Aggrappato su uno sperone roccioso nella valle dell’Aterno. O le 625 Fosse granarie di Cerignola nel Foggiano, ultima modalità di conservazione del grano attestata nel 1225. Addirittura in Sardegna aprirà l’ex Carcere La Rotunda a Tempio Pausania, attivo dal 1847 al 2012.
Tra le aperture più curiose, il Centro culturale Ikeda per la pace a Corsico, nel Milanese, il più grande centro buddista d’Europa. A Ercolano il Real Osservatorio Vesuviano, il più antico osservatorio vulcanologico del mondo fondato nel 1841. Mentre a Palermo l’Aula Bunker dell’Ucciardone, costruita nel 1985-86 all’interno del carcere per ospitare il Maxiprocesso.
Alcune visite riguarderanno anche luoghi colpiti da calamità naturali, come il Vajont, borgo nato alla fine degli anni ’60 per accogliere gli abitanti della valle colpiti dalla tragedia, di cui ricorre il 60° anniversario. Nelle Marche Tolentino, con il grandioso complesso della Basilica di San Nicola, danneggiato dal sisma del 2016. E poi ancora Barbara -Ancona-, nel territorio dell’alluvione del fiume Misa.
Il presidente del Fai Marco Magnifico alla presentrazione al Mic con il ministro Gennaro Sangiuliano ha tenuto a ribadire come “In questi 31 anni di esistenza, le giornate Fai hanno scritto una sorta di enciclopedia spontanea dei beni culturali italiani che si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato patrimonio artistico, storico e paesaggistico italiano.” Dal 1993 sono quasi 12 milioni i visitatori di queste giornate, in più di 20000 luoghi e città.
Insomma, l’ offerta sarà davvero variegata, e comprende chiese, ville, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte. E poi ancora biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi. Su www.giornatefai.it trovate l”elenco completo.
Ci vediamo in giro per l’Italia il 25 e 26 marzo.
Scritto da Lorenzo Poeta
Written by: Redazione
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