Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Water – Salatiel, Pharrel Williams, Beyoncé”.
Oggi, 22 marzo 2020, ricorre la giornata mondiale dedicata all’acqua. La ricorrenza è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all’interno delle direttive dell‘Agenda 21, come risultato della conferenza di Rio del medesimo anno. Specialmente nel momento di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, l’acqua pulita è, insieme ai disinfettanti, uno dei mezzi più importanti che abbiamo per sconfiggere il Coronavirus sin dal nostro piccolo.
Annualmente l’ONU invita gli Stati membri a dedicare questo giorno per portare a termine le raccomandazioni emanate dall’Assemblea generale, incoraggiando la realizzazione di attività concrete all’interno dei loro Paesi. Inoltre ogni tre anni dal 1997, il Consiglio mondiale sull’acqua ha coinvolto migliaia di persone nel World Water Forum, il più grande evento dedicato alla questione idrica, nella settimana del World Water Day. Dal 2005 partecipano anche diverse Organizzazione Non Governative (Ong), portando la criticità di questo delicato tema all’attenzione dell’opinione pubblica. In particolare si fa riferimento al difficoltoso accesso all’acqua dolce in alcune aree del pianeta e alla sostenibilità degli habitat acquatici.
Tra i nostri connazionali possiamo vantare l’iniziativa di Giorgio Armani, che da dieci anni si impegna per favorire l’accesso universale all’acqua potabile, come risorsa naturale più importante ed essenziale. Dal 2010, anno in cui le Nazioni Unite hanno riconosciuto il diritto all’acqua e ai servizi igienico-sanitari come un diritto dell’umanità, la Maison milanese porta avanti il progetto Acqua For Life, investendo oltre 9 milioni di euro per la realizzazione di 413 progetti idrici in tutto il mondo e offrendo un enorme beneficio a oltre 217mila persone.
Per il secondo decennio di Acqua For Life, oggi Giorgio Armani ha comunicato che le sue future iniziative, prontamente documentate, si concentreranno in otto nuove aree: Madagascar, Papua, Nuova Guinea, Nicaragua, Tanzania, Zimbabwe, Nepal e Cina, paese ora tristemente noto per aver visto l’origine della pandemia in corso.
L’acqua è forse l’elemento a cui mi sento più vicino. Per me l’acqua rappresenta la vita e la rigenerazione, ma anche la calma e la serenità. L’accesso all’acqua potabile è senza dubbio una delle maggiori sfide del 21 ° secolo.
Giorgio Armani
Intanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un vero e proprio grido di allarme, specie per i Paesi del Terzo Mondo: oltre un miliardo di persone di persone vive senza acqua e ogni anno sono in oltre tre milioni a morire per la scarsità del bene primario assoluto.
Dunque, perché l’acqua scarseggia? In primis i bruschi cambiamenti climatici degli ultimi decenni e l’inquinamento industriale, tra pesticidi e fertilizzanti, non facilitano di certo il processo, inoltre la distribuzione di questa risorsa nel pianeta è decisamente diseguale. Per il 2025 si stima che la popolazione mondiale arriverà a 7 miliardi, tuttavia le risorse continuano ad essere concentrate nell’emisfero settentrionale del globo. Perciò l’Onu, che da sempre si batte contro le disuguaglianze socio-economiche, ha adottato il motto “non lasciare nessuno indietro” tra gli obiettivi dell’Agenda 2030: fonti acquifere pulite e servizi igienico-sanitari sono fondamentali per la sopravvivenza, perciò devono essere garantiti a costi equi e accessibili a tutti i cittadini del mondo.
E voi cosa ne pensate? Può bastare far attenzione a non sprecare acqua nel nostro quotidiano per sconfiggere la crisi idrica? Fatecelo sapere!
Post comments (0)