“Dormire bene per invecchiare bene”, questo lo slogan della Giornata mondiale del sonno che ricorre proprio oggi, 15 Marzo, per riportare alla mente di ognuno l’importanza di qualcosa per natura irrinunciabile, ma che sempre di più viene manipolato, evitato, alterato da uno stile di vita frenetico, sregolato, troppo proiettato verso l’esterno.
Come è già stato ribadito da decine di autorevoli studi, per vivere in buona salute e benessere, sia fisico sia mentale, non basta avere una sana alimentazione e fare dell’attività fisica: se mancano quelle 7-8 ore di sonno che ogni notte ci si dovrebbe concedere, il corpo ne risente.
Russamento patologico, apnee notturne, sonnolenza diurna, scarsa capacità di attenzione, diabete, ipertensione, patologie cardiache, aumento del peso, sono solo alcuni dei molti effetti collaterali della mancanza di sonno o di un riposo perturbato da problemi respiratori come il russare.
Secondo uno studio svizzero, passati i 50 anni, una donna su quattro e un uomo su due incorrono in russamento patologico e apnee ostruttive del sonno.
Contrariamente ad alcune credenze, russare non è affatto sinonimo di dormire bene, ed è anzi conseguenza di una serie di problematiche ben precise.
Da un sonno alterato, insomma, scaturisce una cattiva respirazione, che può portare fino a 40 apnee a notte, con oltre 400 microrisvegli nel giro di 6-7 ore.
“Dormi bene, non dormirci su” è il nome di una delle iniziative sorte in occasione di questa giornata particolare, proposta dagli esperti dell’Ospedale milanese Humanitas San Pio X con il patrocinio dell’AIPAS (Associazione Italiana Pazienti con Apnee nel Sonno). Grazie a questa idea del centro di Milano, sarà possibile sottoporsi a visite gratuite per individuare, attraverso la snore experiencing room allestita per l’occasione, eventuali disturbi del sonno, ma anche riconoscerli, prevenirli, trattarli e curarli.
E tu, senti di godere di una buona qualità del sonno?
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