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Cultura

Giornata mondiale del Rock: dal Live Aid a noi

today13 Luglio 2022

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Rock and Roll” – Led Zeppelin

13 luglio, è la Giornata mondiale del Rock. Festeggiamola insieme attraverso il concerto Rock che fece la storia e diede inizio a tutto. Cliccando video dopo video.

Per i veri amanti del Rock il 13 luglio è una giornata unica. È l’anniversario di quello che fu un evento epocale.

Wembley e Philadelphia, 13 luglio 1985. Il LIVE AID.

È da questo mega concerto che prese vita la Giornata mondiale del Rock.

Live Aid

Un ponte immaginario legò l’Inghilterra agli Stati Uniti. Al Wembley Stadium di Londra con 72000 persone e al John F. Kennedy Stadium di Philadelphia con 89484 spettatori, andava in scena, in contemporanea, il Live Aid, un concerto evento che passò alla storia. Una marea umana che ancora oggi lascia a bocca aperta.

Fu una sorta di “jukebox globale” per raccogliere fondi di beneficenza per l’Etiopia che nel 1983-85 fu colpita da carestia. E fu fortemente voluto e organizzato da Bob Geldof e Midge Ure che si impegnarono in prima linea in tutto.

Palchi satellite in tutto il mondo

Nello stesso giorno anche il resto del mondo si mobilitò sulle ali della musica e si tennero molti altri concerti a sostegno del progetto. Dall’Unione Sovietica al Canada, dalla Jugoslavia al Giappone , dalla Germania alla Germania Ovest, dall’Austria all’Australia.

La geografia del mondo negli anni ottanta era decisamente diversa.

Live Aid

Chi non poté partecipare dal vivo agli eventi restò incollato a radio e TV. Fu infatti uno dei più grandi collegamenti satellitari e una delle trasmissioni televisive più eccezionali di tutti i tempi. Oltre a tutti gli spettatori presenti ai live fu stimato un pubblico di 1,9 miliardi, in 150 nazioni. Praticamente il 40 per cento della popolazione mondiale. Numeri impressionanti per una giornata che ebbe un impatto incredibile sulla gente.

Ciò che non poterono gli altri mezzi poté certamente la musica. E si fece strumento e traino per questa iniziativa che balzò al centro della politica internazionale e sensibilizzò tutto il pianeta.

Geldof stesso sottolineò chiaramente che da quel concerto in poi le cose sarebbero cambiatr in modo netto. Aveva creato qualcosa di “permanente e autosufficiente”. Aveva dato il “la” ad una presa di coscienza collettiva che avrebbe poi viaggiato da sola.

“Abbiamo preso una questione che non era nell’agenda politica e, attraverso la lingua franca del pianeta – che non è l’inglese ma il rock ‘n’ roll – siamo stati in grado di affrontare l’assurdità intellettuale e il repulsione morale delle persone che muoiono di miseria in un mondo di eccedenze”. – Bob Geldof 

In barba agli scettici furono gli organizzatori stessi ad indirizzare gli aiuti e i fondi – si stimarono milioni di sterline- direttamente alle associazioni presenti sul territorio etiope. Anche se non mancarono polemiche e indagini controcorrente.

I giganti dal cuore buono

Parteciparono al Live Aid i nomi più stellari della musica mondiale con lo scopo condiviso di sensibilizzare attraverso l’unico linguaggio davvero universale e democratico… la Musica.

Per chi era già sulla cresta dell’onda fu una conferma e una mossa commerciale arguta. Guadagnarono tutti in immagine. In fondo gli eventi di beneficenza producono anche questo.

E le classifiche di allora subirono subito uno scossone forte perché tornarono nella top ten molti dischi degli artisti che si esibirono al Live Aid. Risalirono i gradini gli U2, i Queen, Phil Collins, Madonna e molti altri.

Altri straordinari nomi furono i Led Zeppelin, gli Who, Joan Baez, Pat Metheny, Elton John, B.B. King, Paul McCartney, Eric Clapton, Madonna, i Duran Duran, i Beach Boys, gli Spandau Ballet, Brian Adams, George Michael, Sting, i Dire Straits, i Judas Priest e decine di altri. Una lista impressionante in questa maratona infinita che travolse tutto e tutti come mai era successo prima.

Jagger e Bowie con l’oceano in mezzo

Per i due artisti si ideò qualcosa di unico. Mick Jagger che si trovava negli Usa si sarebbe dovuto esibire in un duetto intercontinentale dagli Usa con David Bowie a Londra. Per problemi di sincronizzazione non fu possibile. Avremmo assistito a qualcosa di veramente epocale. I due, però, crearono un video clip per la canzone che avrebbero voluto cantare, una reinterpretazione di Dancing in the Street. In ogni caso Bowie si esibì da solo a Londra, mentre Jagger si esibì con Tina Turner alla sezione di concerto di Philadelphia.

L’impronta culturale

Ma il Live Aid lasciò il timbro non solo nelle classifiche musicali, quanto anche nella cultura mondiale in generale. Stralci del concerto sono stati sfondo di film, sono stati dibattuti e riproposti e hanno fatto il giro del mondo accumulando miliardi di visualizzazioni totali.

Live Aid Immaginate che impatto avrebbe avuto un evento del genere con la tecnologia del terzo millennio.

Eppure la cassa di risonanza fu ugualmente potentissima tanto che, da allora, ogni 13 luglio si celebra la Giornata Mondiale del Rock. 

Come festeggiare oggi 

Oltre a riguardare questo straordinario concerto ci saranno in giro per il mondo decine di iniziative per festeggiare la Musica più travolgente che sia mai esistita, il Rock.

Vi segnalo il canale culturale Arte in Italiano -arte.tv/it– che proporrà una selezione di concerti e documentari -fruibili gratuitamente sul sito arte.tv/it o sulle app ARTE per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili-. Potrete guardarli e riguardarli per celebrare il Rock in tutte le sue sfumature. 

Non solo chitarre elettriche e rockstar, ma anche bonus track per tutti gli appassionati di musica e il documentario dedicato all’ItalDisco, che negli anni ‘80 ha superato i confini nazionali diventando un fenomeno europeo.

E voi come festeggerete?

 

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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