Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano “Andrà Tutto Bene – Elisa ft. Tommaso Paradiso”.
Oggi, 12 maggio, si celebra la Giornata internazionale dell’infermiere, a 200 anni dalla nascita di Florence Nightingale, innovatrice e fondatrice dell’infermieristica moderna. Nota come “la signora con la lanterna”, nacque nel 1820 a Firenze e fu la prima ad applicare il metodo scientifico attraverso l’utilizzo della statistica e a proporre un’organizzazione per gli ospedali da campo.
Un anniversario importante, che mai come ora deve focalizzare l’attenzione sul ruolo fondamentale che gli infermieri svolgono nella sanità, onorando senza dubbio coloro che hanno perso la vita nel cercare di salvare quelle dei loro pazienti. Tuttavia, vista la situazione ancora delicata, sono state annullate tutte le iniziative che erano in programma per il bicentenario. Passata la prima fase dell’emergenza infatti, alcuni paesi hanno visto notevoli miglioramenti, altri invece stanno attraversando proprio adesso il momento di maggiore criticità. In ogni caso gli esperti hanno più volte ribadito che non è assolutamente tempo per abbassare la guardia e che per scongiurare ogni possibile ricaduta è necessaria la massima attenzione, soprattutto in seguito alle recenti e prossime riaperture.
In Italia sono stati circa 12mila gli infermieri contagiati, 39 i deceduti, di cui 4 sono morti togliendosi la vita. Questi i numeri che raccontano l’impatto della pandemia sugli operatori sanitari, mentre il totale dei medici deceduti sale a 160.
Questa mattina il Papa, all’inizio della sua messa a Casa Santa Marta, ha rivolto una preghiera a tutti gli infermieri impegnati nell’emergenza attuale, descrivendo il loro lavoro come “una dedizione e una vocazione”.
Il Signore li benedica. In questo tempo della pandemia hanno dato esempio di eroicità. E alcuni hanno dato la vita.
Il ministro della Salute Roberto Speranza, in una lettera inviata alla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, ha identificato in infermieri, medici e operatori sanitari “il volto dell’impegno speso per vincere questa sfida”.
Il volto di una professione, e della storia che celebriamo oggi, sinonimo di vocazione al servizio degli altri. Il vostro lavoro, da sempre essenziale al funzionamento del Servizio sanitario nazionale, mai come in questa stagione ha rivestito, e rivestirà sempre di più, un ruolo fondamentale nei servizi sul territorio, negli ospedali, ma anche a domicilio, nel contatto stretto con le famiglie. Lavoro che va sostenuto con un impegno altrettanto concreto da parte dello Stato per una tutela forte del diritto costituzionale alla salute.
A tal proposito la Croce Rossa Internazionale e il Consiglio Internazionale degli Infermieri hanno più volte denunciato le gravi difficoltà che la sanità si sta trovando ad affrontare in seguito ai tagli subiti negli scorsi anni in numerosi paesi, tra cui l’Italia. Mancanza di protezioni adeguate e addirittura attacchi violenti contro il personale sanitario si sono verificate in vari Paesi del mondo, perciò le due Organizzazioni hanno deciso di lanciare un netto appello ai governi. Così Jagan Chapagain, segretario generale della Federazione internazionale delle società della Croce rossa e della Mezzaluna rossa, si è espresso preoccupato per la forte pressione esercitata sul personale e sui sistemi sanitari, specialmente in contesti vulnerabili e fragili:
È necessario impegnarsi a proteggere il personale infermieristico e sanitario, specialmente in contesti a basso contenuto di risorse, dare una risposta medica competente, collettiva e globale. […] La sicurezza del personale sanitario durante questa pandemia è essenziale per le comunità. Gli operatori sanitari non solo salvano vite umane nel mezzo di COVID-19, ma preservano anche la continuità di servizi sanitari vitali per proteggere le persone da incidenti e altre malattie.
Infine Danilo Massai, presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale di Firenze-Pistoia, ha sottolineato come una ricorrenza del genere debba essere celebrata ricordando l’apporto fondamentale che quotidianamente questi lavoratori offrono all’intera comunità.
L’assistenza infermieristica è una professione che, ora più di prima, richiede forza fisica, mentale ed emotiva. Gli infermieri a lavoro in questi giorni difficili stanno ricordando e onorando, con il loro operato, i sacrifici e i progressi compiuti dall’intera categoria, dal 1800 a oggi. Celebriamo dunque Florence Nightingale e tutti gli infermieri impegnati, a vario titolo e negli ambiti più disparati, ad assistere e salvare vite umane ogni giorno.
Dunque non possiamo che offrire il nostro piccolo omaggio a questa categoria che, a ogni costo, sta insegnando al mondo intero cosa significhino davvero umanità, sacrificio e solidarietà.
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