Cari appassionati di videogiochi, ecco a voi finalmente una buona scusa per rimanere chiusi in casa attaccati ai vostri amati schermi!
Giocare ai videogames richiede diverse abilità motorie e cognitive. Dei ricercatori di Berlino hanno mostrato che esercitarsi con SuperMario 30 minuti al giorno, per due mesi, porta a un aumento significativo di sostanza grigia in aree come l’ippocampo, la corteccia prefrontale dorsolaterale e il cervelletto – cruciali per navigazione spaziale, planning strategico, memoria di lavoro e capacità motorie.
Certo però, non potrete convincere chiunque intorno a voi con questa scusa: i risultati sono in stretta correlazione con il desiderio dei partecipanti di giocare, suggerendo che una vera passione per quegli aggeggi elettronici sia determinante per tali cambi della struttura cerebrale.
Scherzi a parte, è bene tenere a mente le possibili implicazioni di questo studio importante: si potrebbe ad esempio sfruttare questo tipo di training per la stimolazione della plasticità neurale nella lotta a svariate malattie neurodegenerative.
Di Andrea Valitutti
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