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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Il Garibaldi innamorato” – Sergio Caputo
A 140 anni dalla sua scomparsa, Garibaldi diventa una vera icona pop e si adatta ai tempi attraverso fumetti, oggetti culto, figurine e fotoromanzi e tre canzoni.
Lo abbiamo studiato tutti, ammirato più o meno, chi più chi meno. Ma Giuseppe Garibaldi resta un personaggio fondamentale per la storia del nostro paese. Poi comunque, dite la verità, abbiamo bene o male tutti un amico che abita in Via Garibaldi, Corso Garibaldi, Piazza Garibaldi… è un nome che corre e ricorre, non solo sui libri di storia.
E’ una figura popolare che nel tempo è apparsa in spot pubblicitari, film, ha ispirato canzoni come quella suggerita ad inizio articolo. Ed è proprio fra una canzone e l’altra che vi racconterò le ultime novità sull’eroe dei due mondi.
Il primo è un brano di Sergio Caputo dal sound irresistibile e raffinato che racconta un Garibaldi romantico e avventuriero con una punta di acuto sarcasmo che male proprio non ci sta. Ne esce fuori un “Super Garibaldi” ballabile che resiste al tempo che scorre.
E intorno alla sua figura nasce la mostra Hero. Garibaldi icona pop al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino. Dal 15 luglio e fino all’8 gennaio 2023 potremo attraversare tutto l’attraversabile già percorso dall’Eroe dei due mondi. L’esposizione è composta da 300 oggetti provenienti da tutto il mondo, da collezioni private e aziende perché è innegabile che abbia lasciato traccia di sé in ogni Paese in cui ha vissuto e combattuto.
E in questa “passeggiata risorgimentale” incontriamo un altro brano. E’ tornato Garibaldi, ironico anche questo, spregiudicato e ballabilissimo, composto e pubblicato dagli Statuto nel 1993. Fece un po’ di scalpore all’epoca per il testo molto esplicito, polemico e diretto. Ascoltare per credere.
Ma, a proposito della Mostra a Torino, il Direttore del Museo racconta la sfida di questa esposizione.
“Garibaldi è un totem, una figura gigantesca su cui sono stati scritti migliaia di libri, sono state fatte centinaia di mostre e di film. La sfida era trovare una nuova chiave. Ho cercato di scavare sull’impatto popolare, noto a tutti, ma non potevo immaginare che fosse di queste dimensioni.
Le rappresentazioni di Garibaldi sono molteplici: dai giocattoli alle banconote uruguayane, dalle pregiate ceramiche inglesi alle pipe in terracotta alle bottiglie di whiskey, passando per una straordinaria collezione di fumetti e fotoromanzi o attraverso una pubblicistica che lo vede nel 1948 immagine politica di riferimento o tra le figure più riconosciute e apprezzate nelle celebrazioni dei 100 e 150 anni dell’Unità d’Italia. La chiave di lettura è duplice: la storicizzazione dell’immagine dell’eroe e del suo utilizzo nel tempo, con particolare evidenza di tre momenti, la visita a Londra del 1864 che ne sancisce lo status di Mito vivente; la morte, dalla quale si genera il Culto e infine il ‘900″. – Ferruccio Martinotti, Direttore del Museo
E a Londra?
A Londra Garibaldi diventa icona popolare in vita: viene accolto da imponenti manifestazioni d’affetto e diventa un eroe, celebrato dai giornali. È qui che la sua figura diventa icona e viene replicata su dipinti e oggetti di uso quotidiano. Il suo volto e le sue gesta si ritrovano su coperchi per teiere, piatti, spille, rasoi, salvadanai, vasi, porta-pastiglie. È di questi anni la produzione delle famose statuine di ceramica Staffordshire che propongono modelli di Garibaldi in varie pose, decorate con colori a smalto, che trovano posto sui camini dei salotti inglesi e poi di tutta Europa”. – Ferruccio Martinotti, direttore del Museo
In mostra ci sono le emissioni filateliche che in molti paesi celebrano la sua figura e e gli articoli da fumo, con il famoso sigaro che prende il suo nome. Non manca l’eroe che spopola tra i più giovani, protagonista di battaglie di soldatini e delle copertine di quaderni scolastici.
Concedetemi un ultimo brano musicale. Forse il più bizzarro e sarcastico di tutti. L’abbiamo cantata tutti la canzoncina Garibaldi fu ferito… non mentite!
Ebbene vi regalo una versione divertentissima di un grande autore italiano, Bruno Lauzi, che si chiama Garibaldi Blues. La canta sulla melodia dello splendido evergreen Fever. Un dipinto a tutto tondo dell’eroe che, con fare genuino si innamora, conquista, fa amicizia ed è ridimensionato ad un’immagine quotidiana, arrivabile e anche molto più simpatica che nei libri di storia. Fuori da quelle pagine conosciamo un uomo nella sua dimensione più semplice e decisamente più vicina a noi.
Appuntamento dunque in quel di Torino per fare il giro del mondo con questa mostra imperdibile!
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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FRANCESCO on 4 Marzo 2023
INTERESSANTE
Valentina Proietto Scipioni on 21 Aprile 2023
Grazie mille.