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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Centro di gravità permanente” – Franco Battiato
Siete pronti? Vi sto per raccontare una storia curiosa che potrebbe rispondere ad un interrogativo che da sempre mi tormenta! Come è riuscito Franco Battiato, nel 1981, a diventare il primo artista italiano a superare il milione di copie vendute con l’album La voce del Padrone?
Vi sento già rumoreggiare per questa affermazione ma state calmi, non sto mettendo in dubbio le abilità artistiche e musicali del cantautore siciliano; sarei un eretico se lo facessi! La mia è pura curiosità statistica! Come si passa dalle 40 mila copie dell’album Patriots del 1980 al milione di copie vendute, solamente pochi mesi dopo, dell’album successivo?
Concedetemi il lusso di pensare che la svolta commerciale di Franco Battiato nasca dopo un’intervista. Siamo nel 1980 e il cantautore siciliano è ospite alla trasmissione Domenica In per presentare l’album L’era del cinghiale bianco, uscito nel 1979. Qui si consuma uno scambio di battute surreale in cui il conduttore, Pippo Baudo, decide di denigrare il modo di fare musica di Battiato, attaccando l’uso ricercato delle parole, utilizzate dal cantante, nello scrive i suoi testi.
A partire da quel momento la carriera del cantautore siciliano spiccò il volo. Sembra quasi che Battiato abbia accettato una sfida: sfruttare la complessità delle sue parole come mezzo per affascinare e attirare sempre nuovo pubblico.
Infatti nel giro di due anni pubblicherà due album: Patriots e La voce del Padrone. Quest’ultimo lo porterà al raggiungimento del disco di platino! Qual è la formula magica del successo? Il passaggio dalla musica sperimentale, che ha caratterizzato fino ad allora la sua produzione, alle sonorità pop!
«Una ragazza di quindici anni mi ha scritto dicendo che non le frega niente di quello che dico, che comunque le piace da pazzi. Per me questo è il massimo, perché non voglio dire niente, oppure tutto.»
Franco Battiato per il libro di Annino La Posta, Franco Battiato. Soprattutto il silenzio, Giunti Editore, 2010.
Battiato cambio le sue sonorità ma non mutò la complessità dei suoi testi: esistono ben 143 siti italiani che si interrogano sul significato delle composizioni presenti nell’album La Voce del Padrone.
Questo ci testimonia la vittoria morale del musicista: prima la gente non voleva cantare la sua musica perché la reputava snob. Successivamente, con un cambio di ritmo e di genere, quella stessa musica andò in cima alle classifiche da Hit Parate.
«Quando si intende adattare un testo alla musica si scopre che non è sempre possibile. Finché non si fa ricorso a quel genere di frasi che hanno solo una funzione sonora. Se si prova allora ad ascoltare e non a leggere, perché il testo di una canzone non va mai letto ma ascoltato, diventa chiaro il senso di quella parola, il perché di quella e non di un’altra.»
Franco Battiato per il libro di Annino La Posta, Franco Battiato. Soprattutto il silenzio, Giunti Editore, 2010.
Le parole sono scritte in supporto alla musica. Il linguaggio utilizzato dal cantautore crea immagini, suggestioni che solo ad una seconda lettura si prestano ad interpretazione.
Quando nel 1983 Franco Battiato tornerà a Domenica In, come conduttore è rimasto stabile Pippo Baudo, quello che cambia è il modo in cui questo si approccia al cantautore. Lo showman ha cambiato atteggiamento verso Battiato trattandolo con rispetto verso chi ha vinto la sfida di essere pop con concetti complessi.
A 40 anni dalla vittoria del disco di platino, ancora La voce del padrone fa parlare di se: questo modo di fare musica è ancora oggetto di ispirazione per molti cantanti emergenti. Franco Battiato ha vinto la sua sfida, facendoci capire che un pop impegnato è possibile.
Written by: Quinto De Angelis
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