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Quando c’è un nuovo leader è sempre interessante indagare su dichiarazioni e –purtroppo– anche gossip per sentirsi una Sibilla Cooman e fingere di predire il futuro. Riguardo Carlo III le opinioni per il domani sembrano speranzose, ma c’è anche chi non la pensa così. Quindi, accantoniamo alle nostre spalle i pettegolezzi dell’apparizione della Triste Mietitrice all’incoronazione e andiamo avanti. –Anche perché, spoiler, era un tranquillissimo sacrestano che passava di lì per caso-.
Come Elisabetta II, anche Re Carlo è sempre stato a favore della comunità LGBTQ+, trovandosi sostenitore della parziale depenalizzazione dell’omosessualità nel 1967 e della legalizzazione dei matrimoni omosessuali nel 2014. Del resto, in tutta la sua vita da Principe, il nuovo Re si è sempre mostrato un sostenitore delle minoranze e ha spesso avviato progetti per aiutare le nuove generazioni –tanto da avere avuto il Coronation Choir alla sua incoronazione– . Lo stesso Elton John ha dichiarato i propositi positivi del sovrano:
“Le cose non accadono durante la notte. Non puoi cambiare una cultura e il modo di pensare delle persone da un giorno all’altro. Ma puoi sicuramente entrare in acqua e divertirti. Se non entri in acqua, non succederà mai niente. Penso che il principe Carlo, quando sarà nominato capo del Commonwealth, farà quel genere di cose.” –Elthon John
Del resto, sotto questa prospettiva, sono state rispolverate le notizie di gossip uscite del 2013 e 2016 in cui mostravano un presunto bacio tra l’allora Principe del Galles e un suo sottoposto. Queste mai nemmeno smentite, come se non ne valesse la pena: la sua relazione con Regina Camilla è storica. –In quei casi, si è comportato come il ghepardo che deve gareggiare con i cani.-
Contro il nuovo Re c’è l’opinione di Peter Tatchell, attivista LGBTQ+, che è in totale opposizione con quella appena esposta: secondo lui, infatti, il Sovrano è sempre stato sfavorevole alla comunità queer e prevede un futuro in cui le cose, per le persone arcobaleno, non miglioreranno. Troppo tradizionalista e attaccato alle tradizioni, secondo Tatchell.
“Ci sono pochissime possibilità che il nuovo re abbracci e sostenga la comunità LGBTQ+. Non è mai stato nostro amico o alleato. Al contrario, affianca leader religiosi che si oppongono ai nostri diritti umani. È un tradizionalista con opinioni marcatamente conservatrici sulla maggior parte delle questioni. Ai suoi occhi, l’uguaglianza LGBTQ+ è “troppo controversa” da gestire”. – Peter Tatchell
Questa opinione è condivisa da molti ed, infatti, ci sono state manifestazioni pacifiche in molte città il giorno dell’incoronazione. Di certo non ha aiutato il numero di arresti, nonostante il carattere pacifico degli eventi, dividendo ancora maggiormente l’opinione delle persone.
Quindi, alla fine, Re Carlo è un sostenitore o un oppositore della cominutà LGBTQ+? È troppo presto per dirlo: in quanto Principe di Galles ha avuto dei doveri e delle dichiarazioni da fare, ma ha avuto quella carica per molto tempo e le opinioni delle persone possono variare e maturare. Non ci resta, infatti, che vedere come deciderà di muoversi il nuovo Sovrano d’Inghilterra, per far sparire i nostri dubbi.
Written by: Aurora Vendittelli
comunità LGBTQ+ forse non è chiaro Re Carlo III United Kingdom
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