Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Born This Way” – Lady Gaga
Generalmente i Pride, in Italia, si tengono a Giugno, ma il mio orologio non si è ancora rotto: so benissimo che è Aprile e che l’estate non è ancora arrivata. –So che il clima può confondere, ma non è questo il caso-.
L’8 aprile, poco più di una settimana fa, si è tenuto il Pride di Sanremo. –No, nemmeno loro sono confusi-.
Un piccolo salto nel tempo
Era il 5 aprile 1972 e Sanremo decise di manifestare per i diritti della comunità LGBTQ+ e fu il primo paese italiano a farlo. Non si trattava del Pride, come lo intendiamo noi oggi, ma fu una protesta contro il Congresso internazionale sulle devianze sessuali, che si teneva in quei giorni. Così tantissimi attivisti si riunirono nelle strade della città.
il Primo Pride
Il Pride di Sanremo, che inaugura con largo anticipo la stagione dei Pride in Italia, non è stato il 51esimo anniversario, ma anche il primo a dover manifestare in un clima dove tutte le conquiste della comunità queer sono incerte.
Nel 2023
Il sabato prima di Pasqua, le strade della citta dei fiori si sono colorate e lo slogan sventolava ovunque:
“Uguali diritti per uguali persone. Il governo ci attacca, non smetteremo di rivendicarli.” –slogan
Pride di Sanremo del 2023
E, ovviamente, non potevano mancare le proteste per la situazione delle famiglie arcobaleno italiane. Lo stop alla registrazione dei figli delle coppie LGBTQ+ –omogenitoriali, per usare un termine specifico– che è partito da Milano, non è qualcosa da prendere alla leggere, perché una cosa tira l’altra e tutte le vittorie della comunità queer diventano sempre più incerte. Lo stesso Marco Antei, presidente di Arcigay Imperia, ha dichiarato dal Palco del Sanremo Pride:
“Siamo qui perché continuiamo a lottare. Non ci dimenticheremo di quello che il governo sta facendo per noi: ovvero nulla. Anzi ci stanno ostacolando. Con l’amore, la pace e la musica saremo noi a ostacolare loro. Non ci siamo fermati in condizioni ben peggiori, non lo faremo ora.” – Marco Antei
Ed è vero, la comunità LGBTQ+ ha lottato e sta lottando per i suoi diritti in climi ben peggiori di quelli italiani -anche se nemmeno noi siamo messi benissimo.-, quindi di certo non si fermerà davanti alle prime difficoltà nella penisola. C’è solo da chiedersi, in che clima sarà avvolto giugno, se questo è stato il primo Pride dell’anno.
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