Muhammad Ali rompe i taboo razziali e politici
Muhammad Ali fu ospite molteplici volte al “Dick Cavett Show”, dove con ironia e leggerezza riuscirà a trattare temi scottanti nell’America di inizio anni 70’.
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Sfiorivano le viole” – Rino Gaetano
Il 29 ottobre 2020, ricorre il 70° anniversario dalla nascita di Rino Gaetano ed esce il disco Q Concert sulle piattaforme digitali.
Graffiante il suo timbro, graffianti i suoi testi. Irriverente, geniale e a tratti impertinente. Rino Gaetano, cantautore, paladino del Sud e degli sfruttati, nemico della politica, segna una parte della storia della musica italiana. Ha cantato e raccontato in modo grottesco gli anni 70 del nostro Paese.
In occasione di questo importante anniversario verrà pubblicato per la prima volta sulle piattaforme digitali il disco Q Concert realizzato assieme a Riccardo Cocciante e ai New Perigeo che include i brani Ancora Insieme, A mano a mano, Aida, Aschimilero.
Rino Gaetano merita un posto accanto ai più grandi esponenti della canzone italiana. Il suo universo di “indovini e falsi dei, vecchi santi e tristi eroi”, di donne che filano la lana e fiutano tartufi, di cieli sempre più blu e di notti stellate, che correvano nel tempo mentre sfiorivano le viole commuove e fa riflettere. Come un vero cantastorie racconta l’Italia degli anni di piombo in modo surreale, tra fiaba e dramma.
Salvatore Antonio Gaetano -per tutti Rino Gaetano- nasce a Crotone, Calabria, il 29 ottobre del 1950. La sua città, il suo Sud gli resteranno per sempre dentro anche quando sarà costretto a lasciarla alla volta di Roma insieme ai genitori.
Il palcoscenico, l’approccio con la chitarra, il teatro e la canzone lo stregheranno ben presto. Nello storico Folkstudio di Roma, dove esordirà con I love you Marianna. I love you Marianna
Diventerà “collega” di grandi nomi tra i quali Antonello Venditti e Francesco De Gregori.
I numeri e l’attenzione pubblica non giocarono a suo favore, forse l’Italia non era ancora pronta per la sua sottile ironia, per il suo amore sincero per la vita, per la sua gentile e cortese denuncia sociale ancora attualissima.
La prima pubblicazione è Ingresso Libero del 1974. I suoi paradossi, la rabbia, il sarcasmo, l’amarezza e a volte, la tenerezza, fanno da sfondo alla dura vita della classe operaia e delle piccole realtà cittadine. Ad esempio a me piace il sud con poco riesce a farci vedere i colori, i profumi e le sfumature di un Sud semplice, umile e povero. Amore, appartenenza e nostalgia sono gli ingredienti di questa malinconica canzone.
Ma il cielo è sempre più blu attira l’attenzione del pubblico anche per la sua durata che superava i 7 minuti. Bellissima canzone dall’arrangiamento essenziale, ma con un testo tagliente: ci sono tantissime persone, ognuna è diversa, ognuna fa qualcosa…
Chi sogna i milioni, chi gioca d’azzardo
Ma il cielo è sempre più blu, Rino Gaetano
Chi gioca coi fili chi ha fatto l’indiano
Chi fa il contadino, chi spazza i cortili
Chi ruba, chi lotta, chi ha fatto la spia
Ma, comunque su tutti il cielo è sempre più blu, tutto continua immutato, continua a ripetersi, e non cambierà.
Con Mio fratello è figlio unico, finalmente, Rino Gaetano si conquista un posto e credibilità nel ricco panorama cantautorale del momento. Il testo recita frasi apparentemente slegate l’una dall’altra, ma è una profonda critica composta da una lista di luoghi comuni tipici dell’uomo medio degli anni Settanta.
L’uomo in questione è Mario, lui non si limita a seguire mode, pensa con la sua testa. Ma, per questo motivo, è solo e non riesce ad inserirsi nella società piena di cliché e di regole.
Mio fratello è figlio unico
Deriso, frustrato, picchiato, derubato
E ti amo Mario
Mario dà ancora un certo valore alla riflessione e al costruirsi un’idea.
Il brano diventerà poi, una bandiera per le generazioni a venire, che tentano di non cadere sotto l’omologazione della società contemporanea.
E io ci sto è un brano che fa parte dell’omonimo album, uno dei più interessanti di Rino Gaetano uscito nel 1980. È un disco molto più rock rispetto agli altri e se nei suoi testi, fino a quel momento, l’impegno civile e sociale era implicito in questo caso diventata esplicitamente dichiarato. Probabilmente ciò alla luce del fatto che lo stesso cantante aveva affermato poco prima come volessero mettergli un “bavaglio”. A questo tentativo di censura, Rino Gaetano risponde con la sua iconica ironia.
Mi alzo al mattino con una nuova
E io ci sto, Rino Gaetano
Illusione, prendo il centonove per la rivoluzione
E sono soddisfatto un poco saggio un poco matto
Penso che fra vent’anni finiranno i miei affanni
Ma ci ripenso però mi guardo intorno per un po’.
Anche questa una canzone dal testo molto particolare, un riferimento alla musica reggae? Niente affatto. Un’espressione dialettale romanesca che un amico di Rino Gaetano era solito dirgli scherzosamente: “Non ti reggo più!”. Il cantante usa questa espressione così ironica per definire la sua insofferenza a delle azioni, ideali, sensazioni, personaggi famosi -citando politici corrotti, programmi televisivi, personaggi del jet set- che invadono le nostre vite, mentre la gente non riesce nemmeno ad arrivare a fine mese. È una forte condanna della società, della corruzione e di tutti quei valori dimenticati dalla classe dirigente.
Avvocato Agnelli, Umberto Agnelli
Susanna Agnelli, Monti Pirelli
Dribbla Causio che passa a Tardelli
Musiello, Antognoni, Zaccarelli (nun te reggae più)
Gianni Brera (nun te reggae più)
Bearzot (nun te reggae più)
Monzon, Panatta, Rivera, D’Ambrosio
Lauda Thoeni, Maurizio Costanzo, Mike Bongiorno
Villaggio, Raffa, Guccini
Onorevole eccellenza, cavaliere senatore
Nobildonna, eminenza, monsignore
Vossia, cherie, mon amourNun te reggae più
Il brano è assolutamente drammatico, eppure è divertente anche grazie all’espediente del titolo. La conclusione è molto particolare, richiama l’amore, come se dopo tutto c’è sempre qualcosa di buono.
Che bella lei
Vale per sei
Ci giurerei
Sei meglio tu
Che bella sei
Written by: Francesca Lequaglie
Muhammad Ali fu ospite molteplici volte al “Dick Cavett Show”, dove con ironia e leggerezza riuscirà a trattare temi scottanti nell’America di inizio anni 70’.
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