Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Giovani illuminati – Eugenio in via di gioia”
Fino a gennaio 2021, eccetto qualche ateneo che comunque apre in modo parziale, aperte solo biblioteche e laboratori
Le lezioni delle università restano telematiche fino al 31 gennaio 2021, – quindi fino alla prossima sessione invernale – ed in quasi tutti i casi anche gli esami continueranno ad essere svolti online, così come gli open day.
In qualche università, come La Sapienza di Roma, si è scelto di fare in presenza le discussioni delle tesi, ma quasi tutti gli atenei sembrano adeguarsi alla direttiva, e tengono aperti solo laboratori e biblioteche.
Rientra nella scelta sicuramente anche il cercare di evitare di creare pesanti flussi di spostamenti e assembramenti sui mezzi pubblici e nelle stesse università, dato che il pericolo del virus non è ancora assolutamente sconfitto.
Un altro fattore della scelta di prolungare gli esami via web, è stata la considerazione della difficoltà che avrebbero avuto gli studenti tornati a casa a ri-spostarsi nella città dell’ateneo.
Infatti molti atenei hanno una cospicua componete di studenti stranieri, senza contare tutti quelli in Erasmus, e qualora si fosse optato per gli esami in presenza per molti di loro sarebbe stato problematico riuscire a tornare in sede, per motivi economici e non solo.
Importanti università all’estero che hanno studenti da tutto il mondo, come quella di Cambridge, hanno annunciato che faranno addirittura l’intero anno accademico 2020-2021 in via telematica.
Al contrario atenei come quello di Padova hanno scelto una forma mista per le lezioni: ci saranno due gruppi per alternare una settimana dal vivo e una via computer.
Infine con il decreto rilancio il governo ha cercato di non far perdere future matricole alle università per il prossimo anno – dato che si prevede un calo di iscritti a causa dell’emergenza -, investendo 200 milioni in più del previsto per finanziare borse di studio e riduzioni delle tasse universitarie.
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