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Storia

Ferragosto, fuga dalla realtà

today15 Agosto 2021

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Karaoke” – Boomdabash e Alessandra Amoroso

Gianni, Luca e Angelo, tre nomi che costituiscono la longitudine del nostro discorso. Nord centro e sud. Tre aree geografiche e tre generazioni diverse a confronto su un tema e una festività tutta italiana. Il Ferragosto.

E’ un po’ il simbolo dell’estate. Se infatti il modo di festeggiare è differente, ciò che è comune è la voglia di spensieratezza, di leggerezza a cui è dedicata questa giornata di vero stacco dalla solita vita. Ma anche voglia di spostarsi, viaggiare e, nella migliore tradizione italica, di fare una gran mangiata. Ferragosto

Ma prima un po’ di storia

Ferragosto è una festività dal nome strano, se la confrontiamo con le altre festività canoniche, come Natale e Pasqua, la cui origine religiosa è chiara.

“Non credo ci sia niente di religioso. Anzi popolare, da lavoratori. L’ho sempre associato al ferro, forse perché fa caldo come dentro la fucina di un fabbro”

Bell’immagine Luca, fantasiosa. In effetti la primissima origine è popolare anzi imperiale. Si fa risalire ai tempi di Augusto, che da il nome al mese, che in questo periodo dell’anno soleva andare in vacanza. Infatti Feriae Augusti è il nome istituzionale di questo periodo dell’anno. E se l’imperatore va in ferie ci possono andare tutti. Le vacanze romane erano costituite da giochi continui, corse di cavalli, banchetti in ogni angolo e in ogni strada. Il famoso Panem et circenses romano.

In effetti all’apparenza è una festa molto laica. Sebbene..

“Aspetta, io mi ricordo che da piccoli la nonna ci portava rigorosamente a messa la mattina prestissimo. Vestiti di tutto punto nonostante il caldo. Solo dopo si poteva andare al mare”.

Angelo è di quella generazione che si ricorda il nome religioso dalla festività, coniato durante il rimpasto a seguito dell’incontro tra la cultura cristiana e i riti romani. Assunzione di Maria, ossia, quando ella ascese ai cieli anima e corpo. Evento importantissimo per i fedeli. Eppure, non ce ne vogliano i più ferventi, va registrato il fatto che il nome della festività nell’immaginario popolare ha avuto lo stesso destino del Lunedì dell’Angelo, soppiantato dalla più laica Pasquetta.

Eppure il suo debito religioso di Ferragosto non manca nella nostra tradizione, soprattutto negli eventi del periodo. Uno su tutti è il Palio dell’Assunta che si svolge a Siena proprio in questo periodo.

E parlando di tradizioni, Gianni, che è nonno si ricorda della tradizione del suo:

“Per noi nipoti Ferragosto era una festa speciale. Anche se è durato pochi anni perché ero il più piccolo e poi non si è fatto più. Si andava tutti con nonno e i nostri papà e si prendeva il treno, che già era un evento. Me li ricordo affollatissimi, tutti stretti. Ma la cosa più bella è che si andava per un giorno al mare, ed era l’unico giorno in tutto l’anno in cui riuscivamo ad andarci, un’emozione incredibile”.

Memorie del ventennio. Fanno parte della storia. Durante il regime infatti, per dare agli operai, ai contadini, ai ceti meno abbienti, l’opportunità di andare nei luoghi di villeggiatura, vennero istituiti i treni popolari a un prezzo irrisorio per l’epoca. Propaganda, ma utile. Immaginate gli occhi di un bambino che non aveva mai visto il mare e giocano con la sabbia per la prima volta. Il nostro Gianluca ha raccolto queste sensazioni nel suo articolo, se volete farvi un’idea.

Il significato del Ferragosto nel corso dei secoli è cambiato. Ma una sorta di tradizione pur rimane. Gite fuori porta, braciolate all’aperto, cocomerate, piccione ripieno o pollo alla romana coi peperoni. Bagni al mare o al fresco riparo di una pineta,  in famiglia o un falò con gli amici. Voi come lo passerete?

 

Written by: Andrea Famà

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