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Cultura

Farmacia letteraria da asporto, intervista a Giusi Pullara

today12 Maggio 2021

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Tender”- Blur

“Questa è la parte più bella di tutta la letteratura: scoprire che i tuoi desideri sono desideri universali, che non sei solo o isolato da nessuno. Tu appartieni”

Francis Scott Fitzgerald

Questo è ciò che conta, perché i libri, la letteratura, la poetica all’interno di ogni riga, è il nostro specchio. Ognuno di noi, volge il proprio ego sulle parole che legge, portandole con sé, sempre.

L’input di tutto questo viene dalla pagina “letteratura in pillole” di Giusi Pullara.

Giusi è un gran piacere poterti intervistare, complimenti per il progetto “letteratura in pillole”. Nella descrizione, mi ha colpito, a primo impatto, la frase “farmacia letteraria da asporto”. Spiegami cosa intendi con questa affermazione e qual è l’obiettivo della tua pagina letteraria.

Ciao Francesca! Grazie per il graditissimo invito, innanzitutto. La pagina è nata ormai tre anni fa, con l’intento di seminare pillole letterarie su Instagram. Ho voluto “scommettere” su questo social proprio per sfidare i classici luoghi comuni che lo dipingono come la vetrina della superficialità e dell’inconsistenza, ma io non avevo dubbi che potesse essere lo spazio virtuale adatto per ospitare la cultura e la curiosità verso il sapere.

Catullo, “Carme XXXVIII”, da “Liber I”

Con “farmacia letteraria da asporto” mi riferisco alla possibilità che ogni singola persona ha di fare un giro sulla pagina, soffermarsi sugli stralci che più scatenano la sua curiosità e portarli con sé in qualunque luogo, magari iniziando una nuova lettura che potrebbe lasciare il segno nel proprio vissuto.

Come ti è venuta in mente questa idea di creare poesia “d’asporto” su Instagram?

In realtà, l’idea non è nata da un progetto ben definito, ma dall’esigenza di condividere gli estratti delle mie opere preferite con altre persone. Per ogni pillola, mi piace molto inserire delle didascalie che, quando possibile, aggiungano curiosità e fatti poco noti sull’opera in questione o sul vissuto di chi le ha scritte.

Rainer Maria Rilke, da “Lettere a un giovane poeta”

Hai mai creato o vorresti ideare progetti culturali, in ambito letterario, oppure storico, oltre il web?

Mi piacerebbe molto dar vita a uno spazio fisico, una sorta di rifugio per lettrici e lettori affamati di nuove storie, con i quali condividere consigli e pareri. È da un bel po’ di mesi che accarezzo quest’idea e, nonostante il periodo storico tutt’altro che clemente, mi auguro di trasformarla in realtà quanto prima!

Un ultima domanda, prima di salutarci. Qual è l’opera, in ambito poetica o letterario, che ti rappresenta di più?

Eugenio Montale, “Ho sceso, dandoti il braccio”, tratta da “Satura”

Questa è una domanda difficilissima per me, ma cercherò di non stilare una lista infinita! Tra le opere che più mi hanno segnata sul piano poetico c’è sicuramente “Satura” di Eugenio Montale, principalmente perché ritengo che gli aspetti legati alla quotidianità giochino un ruolo molto importante nella poesia, così come in qualunque altra forma d’arte, e Montale è un abilissimo maestro nel trasformare i dettagli in splendide poesie.

Per quanto riguarda invece la letteratura in generale, autori e autrici come Agatha Christie, Oscar Wilde, Stendhal, Cesare Pavese mi hanno senza dubbio permesso di intrecciare un rapporto sempre più intimo e continuativo con la lettura, motivo per il quale non penso smetterò mai di rileggere le loro opere.

Giusy Pullara, “Eden”, tratta da “Tre chili e mezzo di malinconia”

Un libro fa da ponte verso ciò che siamo e ciò che diventeremo, giungendo in un solo punto d’incontro: l’unione tra esseri umani.

Andate a godervi qualche pillola sulla pagina di Giusi #letteraturainpillole, andando a scovare il suo libro di poesie “Tre chili e mezzo di malinconia”. 

Written by: Francesca Aiello

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