Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano “High Hopes – Panick! At the disco”.
Dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021 si terrà Expo 2020 Dubai: la prima Esposizione Universale ospitata da un paese arabo.
Il focus principale verterà su opportunità, mobilità e sostenibilità: l’obiettivo è quello di liberare il potenziale dei singoli per creare un futuro migliore. Come? Attraverso sistemi innovativi di logistica, trasporto e comunicazione di persone, beni e idee, unite ad accessibilità e resistenza di risorse ambientali, energetiche e idriche.
Mancano nove mesi esatti all’inaugurazione e negli Emirati Arabi l’organizzazione continua con una tabella di marcia dai ritmi serrati. I lavori per la realizzazione del padiglione italiano proseguono senza indugi, mentre si stanno già valutando i potenziali effetti economici che Expo 2020 potrà avere sul sistema produttivo in Italia.
Le migliori menti dell’ingegneria e dell’architettura del paese puntano a realizzare un centro di innovazione e sostenibilità dove grandi, medie e piccole imprese nostrane porteranno inedite soluzioni di economia circolare. Secondo una ricerca dei docenti del Politecnico di Milano Lucio Lamberti e Lucia Tajoli, a beneficiare maggiormente della presenza italiana a Dubai saranno le piccole e medie imprese. Queste ultime spesso non riescono a sostenere gli investimenti necessari per entrare in nuovi mercati, a differenza delle grandi aziende che, nel maggior numero dei casi già internazionalizzate, hanno le risorse per superare gli ostacoli per accedere ai mercati esteri più complessi.
Rappresentarsi è una condizione imprescindibile perché il potenziale si realizzi, in particolare per le Pmi – piccole e medie imprese – che ancor più delle grandi imprese necessitano di questo tipo di sostegno e di occasioni di visibilità.
Lucio Lamberti
La chiave? Un’importante valorizzazione delle eccellenze italiane, specialmente delle imprese più settoriali e circoscritte a livello nazionale. Per quanto riguarda l’attrazione di investimenti diretti esteri è previsto, per le aziende italiane, un incremento di 150 milioni di euro l’anno, mentre sul versante del turismo si stima un potenziale aumento del 5% delle presenze provenienti dal Medio Oriente.
La struttura sarà collocata tra le aree tematiche “Opportunità” e “Sostenibilità” nel sito dell’esposizione, in una posizione strategica anche dal punto di vista dei flussi di visitatori.
La partecipazione dell’Italia sarà dedicata al tema “La bellezza unisce le persone“: un’architettura dedicata alla creatività e all’innovazione.
Il progetto di Ratti, Rota, Gatto e F&M ci permette di realizzare uno spazio non solo espositivo ma rappresentativo del migliore ingegno italiano, offrendo una memorabile esperienza ai visitatori, facendo vedere al mondo competenze, talenti e ingegni multidisciplinari che possono diventare promotori di nuove opportunità formative, professionali e imprenditoriali. Il Padiglione Italia sarà realizzato con il contributo di aziende partner – grandi, medie e piccole – chiamate a fornire le migliori componenti costruttive, impiantistiche, tecnologiche e scenografiche, capaci di dimostrare le competenze più innovative impegnate oggi nella sostenibilità, nell’economia circolare, nell’architettura digitale.
Paolo Glisenti
Così Paolo Glisenti, Commissario Generale dell’Italia per Expo 2020 Dubai, ha delineato quello che sarà il Padiglione Italia della prossima, attesissima Esposizione Universale.
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