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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Penny Lane” – The Beatles
Sarà Liverpool, la città dei Beatles, a ospitare a nome dell’Ucraina l’edizione 2023 di Eurovision.
Nei giorni scorsi vi avevamo tenuti un po’ in sospeso circa il ballottaggio delle città del Regno Unito di Glasgow e Liverpool per ospitare la prossima edizione dell’Eurovision Song Contest. Il tutto in virtù del fatto che l’Ucraina, paese che ha vinto l’ultima edizione, non potrà per ovvie ragioni ospitare la kermesse. Così è nato l’accordo con il Regno Unito, arrivato secondo, che accoglierà il concorso.
La sfida che ci ha tenuti tutti col fiato sospeso si è, dunque, conclusa e, a vincere il ballottaggio, è stata la città di Liverpool.
Ed è ovvio che, se pronunciamo Liverpool, il collegamento diventa istantaneo. La sua grande tradizione musicale nel mondo è indubbia. I Beatles hanno portato ovunque il nome della cittadina in cui, tutt’oggi, si respira quell’atmosfera tipicamente Beat degli anni sessanta. Avete mai fatto un giro, per esempio, a Matthew Street?
Matthew street
Si può dire che Matthew Street sia la strada più famosa di Liverpool. Un luogo pieno di storia, pieno di vibrazioni, soprattutto musicali. Si affacciano su di lei una serie infinita di pub e locali in cui ascoltare musica live e respirare l’atmosfera di cinquant’anni fa, quando la zona pullulava di rivoluzioni. E’ sempre invasa di giovani, di turisti, di curiosi e batte forte la vita camminando su e giù, fra case basse, muri di mattoncini, luci ovunque e piccoli angoli di storia. Ma non solo, questa è la strada i cui si trova il mitico The Cavern Club.
Al numero 10 di Mathew Street sorge quello che è divenuto nel tempo un vero e proprio luogo culto. A tutt’oggi è meta imperdibile per gli amanti della Musica. Perché è passato alla storia per il suo piccolo palco che ha ospitato i nomi più celebri degli ultimi cinquant’anni.
Dai Queen a Elton John, da Adele agli Oasis, dagli Who ai Rolling Stones, da Eric Clapton ai Judas Priest. Un vero e proprio tempio. Una piccola caverna, da qui il nome del club, quasi angusta, raccoltissima, in cui sono esplosi fenomeni musicali senza precedenti. Immaginare questi nomi così illustri e guardare poi il piccolo palco è quasi un paradosso. Uno spazio così ristretto ha saputo accogliere i grandi cambiamenti musicali e, tutt’oggi, è ambitissimo poiché è aperto anche ai giovani artisti emergenti che vogliono misurarsi su quelle tavole magiche.
The Cavern Club non è un semplice club in cui si suona dal vivo. Non ha semplicemente ospitato i grandi nomi. Lo si può definire un vero e proprio crocevia che è stato la propulsione della scena Merseybeat della città. Il cuore pulsante che ha trasformato il Rock and Roll grazie all’innesto delle influenze swing e blues. La vera rivoluzione musicale che dato il via all’invasione britannica nel mondo.
E in questo luogo magico, che non dovete assolutamente perdervi, hanno iniziato il loro lungo viaggio anche i Beatles. Le prime esibizioni live, le prime emozioni, i primi applausi. Se chiudiamo gli occhi sembra di vederli. Emozionati, ambiziosi, esaltati. Fa impressione guardare questo punto di partenza e ripensare a tutto ciò che successivamente hanno creato.
Proprio fuori dal pub c’è una statua a ricordare il caro, vecchio John Lennon che frequentava abitualmente il posto.
Dopo la visita obbligata al Cavern non potete non continuare a camminare in Matthew Street. E scoprirete il Beatles Shop in cui fare incetta di memorabilia e souvenir di ogni tipo. L’immagine dei Fab Four campeggia praticamente ovunque e vi accompagnerà a respirare quell’aria retrò a cui molti sono ancora terribilmente affezionati.
Però il cuore di Liverpool non batte solo qui, se avete voglia di conoscerla meglio potete spingervi fino al mare freddo del Nord dove si aprono gli Albert Dock.
E’ la zona portuale della città e ci appare nella più classica delle architetture inglesi in mattoni, pietra e ghisa. Tutto il complesso è divenuto nel tempo Patrimonio Unesco dell’Umanità e l’area dei suoi ex magazzini ospita adesso studi televisivi, locali, negozi e musei. Potrete mangiare uno dei più buoni fish and chips di Liverpool e farvi un giro nell’acqua su un sottomarino giallo che, dal molo, si getta in mare per un tour della zona molto particolare.
E proprio qui sorge un Museo speciale.
E’ ora di “fare i conti” con la storia. Nel Beatles Story vivrete l’esperienza immersiva che vi porterà fin dentro alla vita personale ed artistica dei quattro figli di Liverpool. Nelle stanze del museo si rincorrono aneddoti, ricordi, cimeli incredibili. Sala dopo sala conoscerete le sfumature e le ispirazioni che hanno reso grande la loro musica.
Un momento in più so che lo dedicherete alla White Room, una stanza completamente bianca che è stata ricostruita apposta per il Museo. Al centro campeggia un pianoforte, una chitarra e un paio di occhiali che riconoscerete subito. Ebbene, proprio in questo luogo, ricreato con tutti gli oggetti originali, John Lennon compose quella che è la sua canzone più nota… Imagine.
Quindi l’invito è di fermarvi un momento, chiudere gli occhi e immaginarlo ancora lì, al suo pianoforte a creare meraviglie.
Ultima, ma non ultima, la ricostruzione del piccolo palco del Cavern Club di cui vi parlavo poche righe sopra e su cui sono conservati gli strumenti originali di quei leggendari esordi. E vi assicuro che, in questo punto preciso, tremerete davvero dall’emozione.
Se poi riusciste a fare un salto anche nella zona di Penny Lane e a Strawberry Fields , che danno il nome a due brani storici dei Beatles, completereste degnamente l’opera. E, ora che avete passeggiato un po’ dentro la tradizione musicale di Liverpool, vi sentite pronti a immaginarla sotto i riflettori dell’Eurovision?
E soprattutto siete pronti a prenotare il vostro aereo e a fare un salto oltre Manica per un tuffo nella storia?
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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