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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “We are the people” – Garrix, Bono and The Edge.
“Ciao Euro, ciao Roma”.
Un Olimpico in festa accoglie l’inizio dei campionati europei di calcio nella splendida cornice dello stadio capitolino.
Più di 18000 spettatori attendono con ansia la sfida inaugurale del torneo Italia – Turchia.
I capitani storici di Lazio e Roma, Nesta e Totti che alza il pallone verso il cielo, danno inizio allo show ideato dal direttore creativo Adriano Martella.
E’ la poesia del famoso finale dell’Ouverture del Guglielmo Tell, intonato dalla banda della Polizia di Stato a incitare l’ingresso di 24 sfere sgargianti.
Colorate come le proprie bandiere, rappresentano i colori delle nazionali che si contenderanno il titolo di campione ad Euro 2020.
Alimentati da ballerine e giovani atleti delle fiamme oro, danzando e coreografando al ritmo della musica di Gioacchino Rossini, formano 4 gruppi, proprio come i gironi in cui sono accoppiati.
Ma un qualcosa di impetuoso e incalzante taglia il cielo di Roma e sprigiona nello stadio un ritmo battente. Dodici musicisti, di blu vestiti, armati di tamburi vengono scagliati verso il cielo. Raffigurano le 12 città che ospitano questo Euro 2020, il primo europeo itinerante.
Il ritmo e la musica vengono avvolti e cadenzati dai fuochi d’artificio che danno vigore all’effetto stadio.
“E’ straordinario. Dopo molti mesi si torna a vivere l’atmosfera di uno stadio gremito”
Tra lo spettacolo dei fuochi pirotecnici una ballerina, quasi fosse una sensuale vestale, guadagna il centro del campo attraverso le sfere giganti e segna l’inizio della contaminazione tra reale e virtuale. Sullo schermo, le due aree di rigore con un “coup de theatre” si trasformano in contenitori di sfere di ogni tipo e colore che volano verso il cielo.
L’azzurro protagonista tinge di un colore sgargiante l’abito del maestro Bocelli che intona le note del Nessun Dorma. Tutti aspettano quell’acuto, che denota il segno di speranza non solo di ogni italiano, ma di ogni tifoso che vuol vedere trionfare la sua squadra.
“Vincerò“
È l’acuto poderoso fa volare verso l’alto la vestale che volteggia in aria sorretta dalle sfere giganti, come l’arte e la cultura sorretta da tutti i popoli in comunione con gli stessi.
I fuochi d’artificio sottolineano la danza coreografica e il ritmo dei fuochi artificiali danno la giusta carica e donano a Roma un arcobaleno di colori.
L’inno di Euro 2020 We are the people in una straordinaria esecuzione virtuale che unisce reale e non, in un gioco di magia che stimola l’immaginazione. Dj Garrix e The Edge intonano le note della song in maniera vigorosa, come se lì dentro ripartisse la vita. Come anime risvegliate dalla musica, inondano lo stadio, danzano tra loro e danno vigore all’ologramma di Bono Vox che canta.
Un forte simbologia sottolinea e richiama alla comunione dei popoli che si sono uniti per affrontare questo triste periodo di pandemia e hanno collaborato affinché potesse finire al più presto. Un applauso caloroso e le squadre che entrano in campo. Inizia Euro 2020
Vinca il migliore. Lo spettacolo e lo sport.
In questo caso ha vinto la nostra nazionale, che ha dato il degno via al torneo tanto atteso. Ma del calcio giocato parleremo più avanti, sempre su queste “pagine”.
Written by: Gianluca Lombardi
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