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Cultura

Etruschi: un mistero risolto e uno ancora no.

today29 Settembre 2021

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Time After Time” – Cindy Lauper

Siete mai stati in Toscana, o comunque nell’Alto Lazio? 

Ecco, da quelle parti, veramente tantissimi anni fa, si sviluppò un popolo incredibilmente brillante e misterioso: gli Etruschi.

Misteri del tempo

Molte cose di questo popolo sono avvolte da una fitta nebbia di domande irrisolte: la loro lingua e le loro origini sono infatti sconosciute; ma sappiamo che era un popolo più antico dei Romani.

Già molti intellettuali e scrittori latini iniziarono a speculare sulle origini dei loro vicini di casa: Dionigi di Alicarnasso credeva che fossero discendenti degli Italici; Tito Livio invece che venissero dell’Europa centrale; Erodoto, molto più fantasioso, ricorreva al mito e credeva che fossero discendenti dell’eroe Tirreno, scappato dalla sua terra. Ma sull’ipotesi possiamo dire una cosa:

“Servirsi di Dio come di una risposta alla domanda sull’origine delle leggi del cosmo equivale semplicemente a sostituire un mistero con un altro.”
(Stephen Hawking)

Tradotto: erano completamente fuori strada.

Un recente studio di tantissime università in tutto il mondo –Perchè il mistero attira i curiosi, e cosa c’è di più misterioso di una civiltà “cicciata” (termine tecnico) fuori dal nulla?-  ha preso un campione e analizzato tantissimi DNA etruschi, presi da reperti risalenti ad una fascia temporale che dall’800 a.C. arriva al 1000 d.C.

Cosa hanno scoperto?

Gli Etruschi condividono buona parte del loro profilo genetico con i Latini e, prevalentemente, il loro genoma deriva dalla steppa Eurasiatica durante l’età del bronzo. –Quindi possiamo felicemente comunicare a Dionigi di Alicarnasso e a Tito Livio che si erano avvicinati molto con le loro ipotesi. A Erodoto invece consegniamo un premio di consolazione e per la fantasia-.

Il prossimo mistero da risolvere?

La loro lingua, che non appartiene al ceppo indoeuropeo.

“Lo spirito di una lingua si manifesta chiaramente soprattutto nelle parole intraducibili.”
(Marie von Ebner-Eschenbach)

…e questo potrebbe essere un problema – aggiungo io-.

Che ne pensate?

Written by: Aurora Vendittelli

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