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Musica

Elvis Presley: oggi il re del Rock and Roll avrebbe compiuto 85 anni

today8 Gennaio 2020

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Durante la lettura si consiglia l’ascolto della playlist dei più grandi successi di Elvis Presley

L’8 gennaio 1935 nasceva Elvis Presley, il re del Re del Rock and Roll.

Icona della generazione dei giovani a cavallo tra anni ’50 e ’60, è stato d’ispirazione non solo nel look, con la famosa acconciatura e gli abiti appariscenti ed eccentrici, ma ha lasciato una traccia indelebile nella storia della musica del 900.

Sam Phillips fu l’angelo custode che si rese conto del suo talento, in seguito al provino del giovane Elvis per la Sun records, già accompagnato dall’inseparabile chitarra.

That’s All Right, Mama fu il suo primo singolo e convinse così Sam Philips di essere pronto ad incidere per la Sun Record. In questo periodo realizzò brani come Blue Moon of Kentucky, Good Rockin’ Tonight, Baby Let’s Play House, classici della sua produzione.

Il suo stile riconoscibile che unisce cultura afroamericana del blues a quella bianca del country, rivoluzionò completamente il modo di fare musica e di portarla sul palco. Le sue movenze provocatorie, sebbene oggetto di polemica, gli valsero infatti il soprannome di Elvis the Pelvis e la presa totale su un pubblico di giovani. Se Presley rivoluzionava la musica, cambiava anche il modo del rapporto tra pubblico e artista, segnando la nascita dell’isteria collettiva, venerazione ai limiti della follia per la rockstar.

Si deve dar spettacolo per attirare la gente, altrimenti ognuno se ne starebbe a casa sua, senza uscire per venirmi a vedere…

disse Elvis.

Nel 1955 abbandonò la Sun Records per la RCA. Il suo primo brano per la nuova etichetta Heartbreak Hotel vendette 14 milioni di copie. Il fenomeno di Elvis era esploso su scala nazionale.

Periodo particolarmente prolifico, che vide la pubblicazione dei successi Let Me Be Your Teddy Bear, Don’t Be Cruel, Jailhouse Rock, Hound Dog, Love Me Tender, All Shook Up, fu segnato dalla collaborazione con il quartetto dei The Jordanaires, che lo accompagnò con un’impronta indelebile nella creazione di un sound unico e facilmente riconoscibile.

Poi il sodalizio con il colonnello Tom Parker, che avviò Elvis alla carriera televisiva con la partecipazione a vari show. Nel 1956 firmò il contratto con la casa cinematografica Paramount Pictures per sette anni: durante la sua vita fu protagonista di una trentina di pellicole.

Poi il servizio militare nel 1958 lo vide fuori dalle scene per due anni, al ritorno dei quali l’onda pop britannica aveva preso il monopolio della scena musicale. Profondamente cambiato dalla guerra e diffidente costruì attorno a sé una cerchia ristretta di persone, La Memphis Mafia, che lo protesse e lo accompagnò nelle sue stravaganze. Tagliò i rapporti con il pubblico e riprese la carriera cinematografica, tuttavia di scarsa qualità.

Anche la sua fama subì un calo, dato che la sua produzione discografica negli anni ’60 si incentrava sulle colonne sonore dei suoi film, ma nel 1968 con quella che doveva essere una semplice celebrazione di Natale fece il suo trionfale ritorno sulle scene, conosciuto come come The ’68 comeback Special.

Negli anni ’70 riprese il contatto con il pubblico con una serie serrata di tour noti per coreografici intermezzi e gli stravaganti costumi indossati. Col passare degli anni Elvis allo scopo di reggere meglio ritmo dei suoi numerosi concerti, e per curare la depressione dovuta al divorzio con la moglie Priscilla, cominciò l’abuso di farmaci. I problemi fisici e psicologici negli ultimi anni di vita, tuttavia, non impedirono al cantante di esibirsi. Nel giugno del 1977 si esibì nell’ultimo concerto e morì per arresto cardiaco nell’agosto dello stesso anno.

In ventiquattro anni di carriera ha pubblicato 61 album, vendendo oltre un miliardo di dischi in tutto il mondo e conquistando il record di dischi venduti da un solo cantante.

Written by: Federica Ferrazza

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