Sono ancora sconvolgenti i dati riguardanti i milioni di prodotti che ogni giorno abbandonano gli scaffali dei supermercati di tutta Italia perché rimasti invenduti a ridosso della data di scadenza e finiscono nella pattumiera, quando appena fuori da quelle mura c’è tanta e tanta gente che fatica ad arrivare a fine mese e che mai sprecherebbe una sola briciola di pane.
Proprio per contrastare questo spiacevole problema nasce l’applicazione gratuita Ecofood Prime, creata per iniziativa di Martina Emanuele e Giuseppe Blanca e presentata alla manifestazione Expocook di Palermo.
L’app è organizzata come una piattaforma entro la quale collaborano esercenti, consumatori e onlus, uniti dall’obiettivo di non permettere che cibi integri e ancora perfettamente idonei alla vendita vadano sprecati solo perché rimasti invenduti: attraverso un paio di tap sul proprio smartphone, ciascun individuo ottiene una panoramica delle “offerte last minute” nei punti vendita a lui più vicini. I prezzi, naturalmente, sono inferiori a quelli degli articoli non a rischio smaltimento, ma pur sempre sufficienti a coprire almeno il costo d’acquisto degli esercenti.
Molto innovativo è anche il sistema di notifiche push dell’applicazione, ideate per avvertire per tempo il consumatore delle date di scadenza dei prodotti acquistati, così da evitare dimenticanze.
Insomma, un vero e proprio food-organizer, un sistema semplice ed efficiente per aiutare tante persone bisognose e per impedire a tanto prezioso cibo di andare sprecato: già in molti si sono accorti della portata che questo fenomeno di redistribuzione intelligente di prodotti alimentari potrebbe avere e, tra tutti, non mancano la Regione Sicilia e la presidenza del Consiglio dei Ministri, due dei maggiori finanziatori di Ecofood Prime.
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