Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “La vita vale – Jovanotti”
Le vendite delle vetture elettriche sono le uniche a crescere nel post-Covid, anche grazie agli incentivi dell’Ecobonus varato dal governo
I dati dicono che potremmo essere di fronte ad una fantastica notizia: il decollo del trasporto elettrico in Italia. Rispetto ad un anno fa, le vendite di auto elettriche sono cresciute di più del 50%, e quelle di auto ibride addirittura dell’84,4%.
Ecco dunque che l’Ecobonus del governo ed i provvedimenti delle singole regioni stanno avendo effetti: ma come funzionano questi bonus, e quanto si risparmia?
Bisogna informarsi con attenzione a riguardo, perché gli sconti variano molto da regione a regione. Infatti, al bonus “nazionale”, che varia dai 1.500 ai 6.000 euro, vanno sommati i singoli bonus locali.
Facendo qualche esempio considerando anche il bonus “regionale”, in Abruzzo e Umbria si possono risparmiare fino a 10.000€ grazie anche ad una rottamazione ed a seconda della classe dell’auto rottamata (cioè se è Euro 3, Euro 4, ecc…).
A Milano lo sconto totale può arrivare a 15.600€, ed in Sardegna e Valle d’Aosta l’incentivo arriva a ben 21.000 relativamente alle imprese.
Perciò, in media, in Italia si risparmia tra il 15% e il 25% in totale, ma, nei singoli casi, come quello già citato di Milano, si può risparmiare percentuali anche molto superiori per alcuni modelli di automobili, arrivando a pagarle meno di 10.000 euro.
Certamente il fatto che nonostante un così cospicuo risparmio il prezzo delle vetture elettriche o ibride resti non bassissimo rende consapevoli che la strada da fare per rendere davvero accessibile l’elettrico è lunghissima.
Inoltre c’è un nodo che sta cominciando ad essere sciolto, ma non si può considerare affatto risolto: le batterie delle auto elettriche contengono materiali difficili da smaltire come il litio, ed anche se si stanno cercando metodi per riuscire a riciclarli, il problema per ora resta.
In ogni caso basta vedere i dati sull’inquinamento del nostro pianeta per capire che non si può più aspettare per un’estesa diffusione dell’elettrico, e, pur tra le difficoltà, forse finalmente si comincia ad andare verso la direzione giusta, sperando questo sia solo l’inizio di un grande processo.
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