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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Che bella giornata” – Willie Peyote
Il fil-rouge di oggi è termos, un oggetto che di solito non si pensa mai di comprare, ma del quale si sente prima o poi di averne bisogno. Persino in studio a voicebookradio.com il mito del termos di caffè è una colonna portante. Spesso resta una preghiera inascoltata: mai nessuno che abbia il coraggio di dire “lo compro io”. La pigrizia regna sovrana, ahinoi. Eppure comprare un termos di caffè è un’azione che richiede pochi e semplici passi, come licenziarsi. Basta andare dal capo, mandarlo a quel paese, e andarsene: a conti fatti la ricetta della lasagna della nonna ha più passaggi.
Sono piccoli gesti che potrebbero fare la differenza nella vita di una persona. Ma lamentarsi e rimandare è più semplice pur di non prendere una decisione. Quando si presenta l’occasione per cambiare o migliorare la propria situazione si preferisce vivere di condizionali. Ci si ferma davanti allo scaffalino di termos al supermercato e si rimanda l’acquisto ad un imprecisato domani.
Guglielmo Bruno, in arte Willie Peyote, non è sempre stato il rapper con “la faccia da schiaffi” -parole sue-. Prima lavorava in un call center da laureato in Scienze Politiche. Una combo pericolosa che i giovani conoscono fin troppo bene: una laurea “inutile” -sinonimo di umanistica- e un lavoro che trascina con sé una routine spersonalizzante. Giorno dopo giorno cresce la sensazione di sconfitta, di aver sbagliato tutto. Si vive una vita di vessazioni. Ma almeno c’è l’entrata sicura.
È sempre brutto pensare:“La nostra chance ce la siamo giocata”
Dovrei svegliarmi col sorriso: che bella giornata
Che Bella Giornata è tratto da Educazione Sabauda, album del 2017. Il groove funky spiana la strada alla scelta di Guglielmo di licenziarsi per inseguire seriamente il suo sogno. Ma prima di giungere a quel gesto tutto sommato semplice -si tratta di scrivere una lettera- ci sono stati numerosi rinvii e tentativi di conciliare una doppia vita. Di giorno operatore da call center, di notte artista emergente.
Mi hanno detto:”Quando ridi sei più bello”, sì
Ma io per farlo avrei bisogno di un gemello
Dovrei togliere il cappello
Senza quello sono solo Guglielmo
Freddo fuori caldo dentro tipo termos
Guglielmo capisce presto che le apparenze sono l’unica cosa che conta. Se si vuole sopravvivere si deve scendere a patti con il proprio malessere, ingoiare il rospo. Magari anche sorridere. Il risultato è un mondo di gente diffidente che nasconde sempre come si sente e sopporta, sopporta perché non vive del mito del posto fisso.
Ci pensi già da un po’
Per alcuni questa è vita, beh, per me no
"Pensi di tenere tutto il giorno quel simpatico completino da gangster, o conti di travestirti da persona normale?" Cit.#MaiDireMai #Sanremo2021 @SanremoRai @VirginRecordsIT pic.twitter.com/9gvSFhsX3R
— Willie Peyote (@willie_peyote) March 3, 2021
La vita non può finire con un lavoro che ci incatena all’indifferenza degli altri. Ci può essere di più. Ci deve essere di più. Willie Peyote con questa consapevolezza strappa il contratto a tempo indeterminato e si lancia anima e corpo nella carriera di artista precario. Abbandona tutte le certezze. Una follia, ma meglio non ascoltare i presunti sani, che rimandano le scelte per paura delle conseguenze. Alla fine si dovrà pur iniziare da qualche parte.
Ma tu devi fare esattamente quello che dici, se c’è qualcosa ti da fastidio
Qualunque cosa sia, smetti di sopportare, e vai
Written by: Mariahelena Rodriguez
Che Bella Giornata Educazione Sabauda LA VOCE DELLA RADIO Willie Peyote
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