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Cultura

E se l’Intelligenza Artificiale componesse la conclusione della Sinfonia incompiuta di Schubert?

today13 Febbraio 2019

Background
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Con la vertiginosa velocità dei progressi nella Scienza e nella tecnica alla quale stiamo assistendo, ci stiamo sempre più abituando all’idea che in un domani sempre più vicino saremo capaci di compiere imprese, azioni e processi prima inimmaginabili.
Sebbene forse non abbia la stessa portata del riuscire ad accedere alla memoria a lungo termine di un individuo o dell’assistere ad un’automobile che saetta nei cieli, una delle novità che dobbiamo all’Intelligenza Artificiale è quella di essere riuscita a comporre una degna conclusione per la celebre Sinfonia di Schubert rimasta per lunghi secoli incompiuta a causa dell’improvvisa dipartita di questo grande nome della Musica.

Partendo dall’attenta analisi dei primi due movimenti della Sinfonia e degli abbozzi delle restanti due parti appena incominciate dal musicista viennese, un colosso cinese, coadiuvato dal compositore Lucas Cantor, ha deciso di mettere alla prova le crescenti abilità del sistema AI.
La cooperazione tra tradizione e modernità sembra essere stata ineccepibile: la tecnologia ha fornito a Lucas un ventaglio di varianti da lei composte che rispettassero lo stile delle melodie precedentemente analizzate, e l’ultima parola è spettata alla componente umana, certamente più adeguata nel valutare ciò che una macchina ancora non può, la “sensazione a pelle”, quell’emozione che suscita dalle vibrazioni prodotte dalla giusta successione di alcune note piuttosto che di altre.

Finalmente, possiamo ribattezzare la Sinfonia Incompiuta di Schubert come Compiuta, ed il risultato è concreto e più toccante che mai:

Questo nuovo impiego di sistemi AI apre la strada verso un nuovo interessante tema di dibattito: rende giustizia al lavoro di una vita di un artista concludere la sua ultima opera, il suo lascito, affidandosi ad una macchina?

Written by: Veronica Di Sero

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