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Don’t panic: trucchetti per le interrogazioni

today11 Maggio 2023

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Speak to Me” – Amy Lee

E se avessi trovato un modo per andare bene alle interrogazioni anche senza studiare

Ecco, non illudetevi, perché non è successo. Eppure, so bene che in questo periodo ci sarebbe molto utile scoprire una modalità per andare bene alle verifiche orali senza passare le notti a studiare. Del resto, si sa, maggio è quel mese in cui ci scordiamo qual è la differenza tra luce e buio: tutto diventa indistintamente illuminato dalla lampada della scrivania. Ma non dobbiamo lasciare che, nonostante tutto questo studio, le interrogazioni vadano male per “intoppi di percorso”Quante volte, per giustificare un voto ingiusto, i professori ci hanno detto: 

“Non hai esposto bene, non hai utilizzato un lessico adeguato, non lo hai espresso nel modo in cui avrei voluto io…”. 

Sappiamo tutti quanto queste parole siano in grado di urtare l’anima di qualsiasi adolescente, perciò è bene imparare a superare questi piccoli ostacoli, attraverso qualche dritta, che di sicuro tornerà utile! 

Sfruttare a proprio vantaggio

La parola “sfruttare” ha un’accezione negativa, ma in questo caso si intende rendere utile l’esperienza di qualcun altroMi spiego meglio: nel caso tu non sia lo sfortunatissimo primo interrogato della classe, usufruisci della malasorte del tuo compagno a tuo vantaggio. Ascolta bene le domande dell’insegnante, per capire che genere di cose ti potrebbe chiedere, ma, soprattutto, ascolta le risposte e segnatele. Chiaramente, sarà bene sentire anche quali sono i suggerimenti e le correzioni che il prof. preciserà al povero sfortunato, in modo tale da sapere su cos’è meglio concentrarsi nel momento in cui, il pomeriggio, ripeterai a casa. 

Struttura la risposta 

interrogazione
Ph. Credits: Pixabay Punti interrogativi

Conoscere il tuo insegnante, da questo punto di vista, è fondamentale. Sentendo le interrogazioni, infatti, sarà più semplice capire come il prof. vuole che gli sia rispostoTi sarà sicuramente capitato che, rispondendo ad una domanda, sei stato corretto, anche se il concetto era lo stessoTuttavia non è raro che a lezione, durante le interrogazioni o in un eventuale ripasso, l’insegnante si soffermi su una parola in particolare o su un concetto che magari il libro stesso esprimeva come ne hai parlato tu, ma ti era stato spiegato in maniera leggermente – quasi impercettibilmente – diversaSe, durante l’esposizione, userai quella parola specifica o quella nozione in particolare stai certo che noterai sul volto del tuo ascoltatore uno sguardo fiero e soddisfattoHai appena ottenuto un voto in più, te lo dico io. 

Linguaggio non verbale

Ci sono una serie di piccoli accorgimenti a cui puoi fare attenzione mentre parli, che non sono necessariamente un problema, ma che possono essere tenuti a bada. Per esempio, la bellissima e italianissima arte del gesticolareSo che quasi tutti lo facciamo, anche perché è un modo pazzesco per sfogare l’ansia eppure, se fatto eccessivamente, può trasmettere insicurezza e nervosismo

interrogazione
Ph. Credits: Pixabay
Io, alle interrogazioni, sono quella a sinistra

Un altro dettaglio a cui prestare attenzione sono i momenti di balbuzieEhm, uhm, ahb, eh, oh”. Anche se alle volte nemmeno ce ne rendiamo conto questi versi sono espressioni frequentissime che utilizziamo durante un’interrogazione, per riempire gli spazi vuoti, per non lasciare che nell’aula cali il silenzio tombale che ci causerebbe solo agitazione. Teniamo a mente, però, che non c’è nulla di male nell’interrompersi un istante per riprendere fiato ed elaborare una risposta completaCosì, grazie a quell’attimo di brainstorming silenzioso, eviteremo tutte quelle spiacevoli interruzioni intervallate da interiezioni spiacevoli. 

Bene, adesso possiamo metterci tranquilli. Con una preparazione adeguata raggiungeremo sicuramente il nostro obiettivo, che non ci servirà solo per ottenere il bollino verde sul registro, ma soprattutto per la vita, perché sapersi esprimere è sempre importantissimo

Written by: Benedetta Bini

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