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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Call Me Maybe” – Carly Rae Jepsen
Lo studio matto e disperatissimo di maggio continua, ma sta per volgere al termine! Tra pochi giorni è giugno: intravedete anche voi questo miraggio chiamato vacanza?
Ecco, ma come si suol dire: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco!”. Manca ancora un po’ di impegno, e poi è finita. Lo sappiamo tutti, però, che i pomeriggi spesi a studiare ci fanno arrivare molto vicini all’esplosione, al panico e alla crisi nervosa. Per questo, fare pause, durante lo studio, è necessario! Anche solo 10 o 15 minuti sono indispensabili, come suggerisce del resto la nota tecnica del pomodoro. Non siamo eroi, anche se vorremmo, perciò abbiamo fisiologicamente bisogno di qualche interruzione. Eppure, il rischio della pausa è che duri per sempre – e non scherzo -. Mi è capitato molte volte di alzarmi dalla sedia, prendere il telefono e a quel punto è stato impossibile ricominciare a concentrarmi. Perciò, la pausa deve essere utilizzata bene, in modo saggio e utile. Ecco qualche consiglio per riuscirci!
Una bella camminata all’aperto, come interruzione della sessione, può essere veramente molto efficace. In primo luogo perché un po’ d’aria fresca, il sole, il cielo e, in generale, lo spazio aperto giova alla salute e, diciamoci la verità, dopo aver sviscerato tutta la vita di Petrarca, ci tira anche su il morale. Ma camminare è utilissimo anche per un’altra ragione: stimola le funzioni cardio – respiratorie, aumenta il flusso di sangue al cervello e, di conseguenza, migliora le funzioni cerebrali, come la memoria e le attività cognitive. Insomma, una pausa che renderà ancora più fruttuosa la parte di studio successiva. E sarà in grado di aiutarci sotto tutti i punti di vista: fisicamente, mentalmente e psicologicamente – e ne avremo decisamente bisogno! -.
Il caffè è una parte integrante della vita di ogni studente: c’è chi lo beve e chi mente. Durante una pausa, prepararsene uno può essere una scelta molto furba, sia perché, se vi piace il gusto, vi strapperà un sorriso ma soprattutto per la presenza di caffeina, che, in questo periodo, è alla base della sopravvivenza. Insomma, non addormentarsi è il primo passo per riuscire a studiare, perciò il caffettino sarà in grado di estraniarvi per qualche secondo dal mondo e di tenervi svegli per un po’. Mi raccomando, però, non esagerate!
Gli eccessi fanno sempre male, e troppo liquido magico può causare ipertensione e insonnia. E questo è decisamente ciò di cui non abbiamo bisogno!
Una valida alternativa, per una pausa tranquillizzante, è la classica lista delle cose da fare. Sembra una sciocchezza, ma avere un quadro chiaro delle attività da svolgere può alleggerirvi molto il carico di ansia, perché vi aiuterà a rendervi conto che c’è tempo per tutto, basta organizzarsi. Per i maniaci dell’organizzazione come me, segnarsi anche le tempistiche accanto all’impegno può essere molto utile. L’importante è non perdere la calma quando i programmi non vengono rispettati. Siamo umani, ed è normalissimo. Perciò, mentre pianificate tutto, contate anche eventuali ritardi, che sono fisiologici!
Le pause, perciò, non sono inutili perdite di tempo. Ricordiamoci sempre che siamo esseri umani, perciò staccare per qualche minuto è d’obbligo. Ora, però, saprete come utilizzarle al meglio!
Written by: Benedetta Bini
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