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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Vivo per lei” – Andrea Bocelli
La musica è vita e una delle due cose non può esistere senza l’altra.
“Dove le parole non arrivano… la musica parla”
– Ludwig Van Beethoven
Come dargli torto. Ascoltare una sinfonia, una canzone o qualunque cosa somigli ad una melodia è ciò di cui abbiamo bisogno per raddrizzare una giornata storta, e non solo. La musica non è unicamente un contorno, ma è anche arte vera e propria, ma non basterebbero mille parole per definirla. Eppure, spesso, la rendiamo una sorta di colonna sonora della nostra vita e la sfruttiamo in ogni momento utile: mentre rifacciamo il letto, mentre andiamo a scuola, mentre ci laviamo i denti… Spesso la utilizziamo come zucchero per mandare giù la pillola, mettendola come sottofondo durante attività che non abbiamo voglia di svolgere. E lo studio, può essere addolcito da questo magico incantesimo?
Il dubbio c’è sempre. Capita spesso, infatti, che ci venga automatico indossare l’auricolare mentre studiamo. Eppure, può non avere gli effetti benefici che speriamo. Attenzione, però: non è detto che sia sempre così. Partiamo da un presupposto: per ogni studente funziona in maniera diversa. Quindi, spiacente, ma non posso rispondervi nettamente sì o no. Tuttavia, se per voi la musica, in generale, è un elemento di supporto e non di disturbo, è comunque necessario fare una precisazione. Secondo uno studio, infatti, può aiutare durante la fase del ragionamento verbale, quindi mentre si legge, ma crea difficoltà quando invece si parla di ragionamento astratto. In altre parole, quando si tratta di ripetere ciò che abbiamo appena letto o di risolvere un problema, la musica non è l’alleata migliore. Ma non pensate di averla scampata così facilmente, non è così semplice come sembra!
Se volete studiare con la musica in sottofondo, non crediate di poter fare come vi pare. La concentrazione, infatti, si potrebbe perdere facilmente, perciò è necessario che seguiate alcune regole. Primo: potete dire addio alla vostra musica preferita. Lo so, tutti vorremmo che queste canzoni ci tenessero compagnia in ogni istante della nostra vita, ma proprio per questo motivo non può aiutarci durante lo studio. Infatti, come tutti ben sappiamo, non appena sentiamo le prime tre note di una canzone che amiamo, il nostro cervello automaticamente comincia a pensare al testo e alla melodia, e quindi perde tutta la concentrazione che avevamo faticato a trovare. Una valida alternativa, però, è senza dubbio la musica classica.
Guardate che lo vedo quel sorrisino beffardo sui vostri volti, so che state pensando:
“Non ascolterò mai e poi mai la musica classica”.
Ma, fidatevi di me, non partite prevenuti! Questo genere, del resto, è, in molti casi, armonioso e tranquillo. Proprio per questo, è l’ideale per restare concentrati e motivati e per riuscire a migliorare le prestazioni.
Oppure, se proprio non tollerate la musica classica, la natura ci viene in aiuto!
Eh sì, avete presente, ad esempio, i suoni della pioggia, delle onde, o il cinguettio degli uccellini?
Ecco, questi possono darci una mano molto significativa mentre studiamo. Non sono elementi di distrazione, perciò sono ottimi!
Attenti solo a non addormentarvi!
Ora conoscete tutti i trucchi del mestiere, sicuramente sarà più semplice selezionare la playlist da ascoltare mentre aprite i libri. E, soprattutto, la musica, anche in questo caso, diventerà un mezzo di supporto, e non di intralcio!
Scritto da: Benedetta Bini
Written by: Aurora Vendittelli
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