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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Habit” – Louis Tomlinson
La mattina è un momento molto particolare della vita di ognuno di noi. Tutti sappiamo bene che esiste un gruppo di persone a cui non si può nemmeno immaginare di rivolgere la parola – datemi retta, rischiate la vita – e un’altra parte, decisamente più piccola, di coloro che sembrano avere un entusiasmo fin troppo evidente. E lo stesso vale per la morning routine: c’è chi si alza dal letto con un’idea ben precisa di ciò che dovrà fare nei 20 minuti successivi: doccia, vestirsi, skincare, caffè… Chi, invece, esce dalle coperte perfettamente consapevole che la giornata procederà, come si suol dire, a sentimento. Sono due approcci diversi, ma entrambi molto gettonati, perciò evidentemente c’è chi si trova meglio con uno e chi con l’altro. Ma eccomi qua, pronta a darvi qualche suggerimento che potrebbe modificare o eventualmente arricchire le vostre abitudini mattutine: del resto, in un istante traumatico come questo, vale sempre la pena tentare!
I cinque tibetani sono degli esercizi di stretching, ispirati allo yoga, che permettono di iniziare la giornata, oltre che col piede giusto, con una buona dose di energia. Il loro scopo è quello di potenziare tutto il corpo, migliorare l’elasticità e riuscire a concentrarsi meglio, ma possono servire anche per la respirazione e per la riduzione dello stress.
Il primo è piuttosto semplice: il primo step è quello di mettersi in piedi con le gambe leggermente divaricate. A questo punto, basterà sollevare le braccia più o meno all’altezza delle spalle, con i palmi rivolti verso il basso. Bene, adesso siamo in posizione. Possiamo, dopo aver fissato un punto di fronte a noi, cominciare a ruotare in senso orario, per non più di dodici volte. Ma soprattutto evitiamo di fare i fenomeni, in caso di giramenti di testa, fermiamoci prima!
Per quanto riguarda il secondo, ci converrà stendere un tappetino a terra, sul quale metterci in posizione supina – pancia in su, se ancora fate confusione, come me -. Ora possiamo poggiare la testa sul petto, e sollevare le gambe verticalmente in modo da formare un angolo di 90° col pavimento.
Il terzo si fa in posizione inginocchiata, con le braccia lungo i fianchi. Quando si espira, si porta il capo delicatamente in avanti. Durante l’inspirazione, invece, lo si accompagna all’indietro. Dopo questo potremo dire addio alle tensioni di schiena e collo. Coraggio, manca poco, anche se la voglia di colazione ci sta letteralmente divorando.
Il quarto tibetano si chiama ponte, proprio perché la posizione da mantenere sarà proprio quella. Si parte da seduti e si comincia dal far diventare le nostre braccia due solidi pilastri, tesi. Infatti, da lì si solleva il bacino e si tengono i muscoli contratti e la testa flessa all’indietro. Dopo essere rimasti così giusto il tempo di una profonda inspirazione, si espira e si torna nella posizione iniziale.
Quest’ultimo esercizio è noto come montagna. Si tratta semplicemente di partire dalla posizione carponi, per poi arrivare a creare una sorta di V al contrario, i cui lati sono tesi come corde di violino. Insomma, è un allenamento piuttosto accessibile e che sicuramente può aiutare tanto, subito dopo il risveglio e non solo. I benefici, come abbiamo visto, saranno fisici ma anche psicologici.
“Mens sana in corpore sano”
– Giovenale
Era vero ai tempi dei latini tanto quanto lo è oggi!
Un’altra abitudine senz’altro molto meno impegnativa fisicamente ma molto soddisfacente è quella di iniziare la giornata con una lista. Sfatiamo un mito: gli elenchi non sono per forza qualcosa di negativo. Gli eccessi non vanno bene in nessun caso, chiaramente. Ma esistono un paio di liste che vi propongo oggi che potrebbero aiutarvi ad iniziare in modo migliore la giornata. La prima è quella dei “grazie”. Persino per le persone che vedono sempre il bicchiere mezzo pieno, la mattina, è difficile riuscire ad apprezzare le cose. Eppure, potrebbe essere un piccolo sforzo per ottenere una visione più ottimistica della giornata. Elencare una serie di motivi per cui siamo grati non è sempre semplice. Anzi, spesso è proprio dura. Ma bastano anche un paio di frasi. “Sono felice perché oggi vedrò il mio migliore amico” o semplicemente “Oggi è un nuovo giorno e posso sfruttarlo come una nuova opportunità”.
Se proprio non ci si riesce, nessun problema, potrete optare per l’altro tipo di lista: quella delle cose da fare. Sì, lo so, solo a sentire il nome sale la noia. Ma non deve essere per forza una rigidissima tabella di marcia, basta anche un’idea generale degli impegni per non farsi assalire dall’ansia dovuta alla totale disorganizzazione. Può far comodo per stabilire le priorità e gli obiettivi della giornata e per non perderli di vista.
Insomma, la mattina i modi per cominciare bene la giornata sono vari ed ognuno ha quelli che preferisce. Però, sicuramente, scoprirne qualcun altro e provare a sperimentarlo può sempre essere utile e rivelarsi molto efficace!
Scritto da: Benedetta Bini
Written by: Aurora Vendittelli
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